Juve-Ferrara, qualcosa si è rotto

Ancora la dirigenza bianconera appena insediatasi non mette pressione su Ciro Ferrara, ma certo è che quando l’idillio delle 6 vittorie consecutive si è spezzato, qualcosa si dev’essere effettivamente interrotto, e i fantasmi di un anno fa riemergono.

Con Ranieri lo scorso anno si diceva che la squadra non lo seguiva più. Ferrara è un amicone, lo sanno tutti, e forse la scelta inizialmente è ricaduta su di lui proprio perché si voleva ricreare quello spirito unitario che è mancato alla Juve nella passata stagione. Ma sembra che già si sia perso.

Juve-Real 2-1: le immagini del trionfo bianconero

Siamo solo al primo agosto ed è prematuro (e pericoloso) mettere in fresco qualche bottiglia di champagne per brindare alla risurrezione delle italiane in campo internazionale, ma la vittoria della Juventus sul Real dei galacticos nella semifinale di Peace Cup lascia comunque ben sperare per il futuro. Vero è che i blancos non potevano schierare il neo acquisto Kakà (oltre a Casillas, Ramos e Albiol), ma c’era pur sempre il trio delle meraviglie Ronaldo-Benzema-Raul, mentre la Juve doveva fare a meno di Diego, che nella gara precedente non aveva affatto sfigurato.

Stavolta Del Piero non segna, ma gli assist al millimetro per i compagni valgono oro, come quando al 3′ del primo tempo ha pennellato una punizione per la testa di Cannavaro, consentendo al difensore di infilare la porta. Dopo l’1-0 la Juve non si è seduta, continuando a presentarsi dalle parti di Dudek soprattutto con Amauri (altri due assit deliziosi del capitano), grazie ad una difesa che lasciava intravedere diverse pecche.

Qualche errore di valutazione anche dalla parte opposta, dove Chiellini stendeva Raul in area, consentendo a Ronaldo di guadagnarsi un’altra fetta di pagnotta su calcio di rigore. Ma non finiva lì, perché al 3′ della ripresa era ancora Del Piero a trascinare la Juve, con un calcio d’angolo che innescava Salihamidzic per il 2-1 finale. Buona Juve, Real da rivedere e modellare. A voi le immagini del trionfo (video e gallery), in attesa delle gare che contano.

Diego si presenta: volevo solo la Juve

Ad attenderlo non c’erano gli 80.000 del Bernabeu (vedi presentazione di Cristiano Ronaldo), ma Diego può dirsi ugualmente soddisfatto dell’accoglienza ricevuta dai supporters juventini che questa sera hanno appludito il

Buffon e Del Piero, vite da papà

Forse la brutta partita del capitano bianconero Alessandro Del Piero di domenica scorsa aveva un retroscena: la nascita della sua secondogenita, Dorotea. Sua moglie Sonia probabilmente era già in ospedale

Il Genoa chiude il campionato

I giochi sono fatti, semmai ci fosse ancora qualche dubbio in proposito. La Juventus ieri sera ha cozzato contro il Genoa, perdendo l’ultimo treno disponibile per tentare l’impresa scudetto. Non che i bianconeri avessero chissà quante possibilità di agganciare l’Inter in testa alla classifica, ma ieri il duo Cavani-Succi aveva riacceso qualche speranza di avvicinamento, in attesa dello scontro diretto di sabato prossimo.

Vincendo in quel di Genoa, la Juve si sarebbe potuta presentare di fronte alla capolista a -8, con la possibilità di portarsi a soli cinque punti nella prossima sfida. Ma la Vecchia Signora non ha colto l’occasione ed ora la vetta è lontana dieci lunghezze, troppe per essere colmate in appena sette giornate.

Demerito della Juve, certo, ma anche merito, grande merito, di un Genoa che non smette mai di stupire e che conferma la fama di squadra rivelazione del campionato. Gli uomini di Gasperini hanno dimostrato ancora una volta di meritare il quarto posto in classifica, nonostante l’assenza di Milito e la poca abitudine ai piani alti della classifica.

Fantacalcio: puntate sui “grandi esclusi” ed evitate i sudamericani

La giornata dopo la settimana delle nazionali è sempre particolare. Per fortuna si gioca tutti domenica, e quindi i calciatori impegnati negli ultimi giorni in giro per il mondo avranno il tempo per recuperare. Sono in molti a tornare incerottati dalle nazionali, e così anche i loro colleghi, soprattutto sudamericani, salteranno molte gare in programma questa settimana.

Gli infortuni comunque tengono banco in questa giornata, con Bologna, Fiorentina e Napoli con un’emergenza nerissima in attacco, e con la Roma che ha problemi dall’inizio dell’anno, e che quindi ormai non è più preoccupata di questo. Tra le squadre su cui puntare in questa giornata troviamo senza dubbio la Sampdoria, senza problemi di nazionale e con quasi tutti gli effettivi a posto fisicamente.

La Juve del futuro? Attorno a Del Piero

Altro che pensione e possibili eredi! Alessandro Del Piero, trentaquattro anni suonati, non vuol proprio saperne di attaccare gli scarpini al chiodo e abbandonare la fascia da capitano, lasciando che siano gli altri a divertirsi sul rettangolo verde.

Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare attorno al possibile arrivo di Antonio Cassano, anzi al “non arrivo”, visto che a detta di molti la presenza del barese andrebbe a creare un doppione proprio nel ruolo ricoperto dal capitano bianconero. Problemi di posizioni in campo e di coesistenza tra i due, che fanno discutere gli addetti ai lavori e gli esperti di calciomerato, ma che sembrano non sfiorare neppure il presidente Cobolli Gigli:

Ranieri costruirà tutto quello che deve costruire attorno a Del Piero.

Il campetto di Del Piero diventa un parcheggio

Là dove c’era l’erba ora c’è una città… Così cantava Adriano Celentano ed i suoi fan ci scuseranno se prendiamo in prestito la frase per cominciare un articolo che tratta di una vicenda simile.

Eh si, perché siamo talmente abituati ad ammirare il lusso sfrenato che circonda le star del pallone, da dimenticare che anche loro hanno avuto un’infanzia, spesso modesta, tirando i primi calci su un campetto di periferia.

E allora “questa è la storia di uno di noi, anche lui nato per caso…” a San Vendemiano, un paesotto di 10 mila anime, ben lontano dalla ribalta internazionale. E’ la storia di Alessandro Del Piero e del campetto che lo ha visto esordire una vita fa con la maglietta gialla e blu. Ora quel campetto sta per essere sostituito da un parcheggio, per la delusione dei compaesani del campione bianconero che vedono sparire un pezzo di storia sotto l’asfalto nero.