Kharja il volto nuovo del fantacalcio

Tante sorprese anche in questa 32esima giornata di Fantacampionato. Siamo alla volata finale, mancano 6 partite e questo è l’ultima possibilità di costruirsi una squadra competitiva.

A guardare le partite di oggi le difficoltà ad individuare i giocatori giusti sono tante, e il bello del Fantacalcio è che regna una parte di competenza calcistica, ma una gran parte di fortuna.
Proprio come quella che hanno avuto quei Fantallenatori audaci che hanno inserito anche solo la metà dei giocatori della top 11 che stiamo per andare ad indicare, e a parte qualcuno arcinoto e con una presenza fissa in squadra come Kakà, la maggior parte di essi credo saranno presenti in così poche squadre da potersi contare sulle dita di una mano.

Juventus seconda? Forse nemmeno terza!

Altro che secondo posto e sogni scudetto, la Juventus vista ieri sera a Palermo deve guardarsi le spalle da ora in poi, se vuole mantenere saldo il terzo posto in classifica!

La squadra ammirata contro i siciliani (almeno nel primo tempo) è solo la brutta copia di quella che un paio di settimane fa metteva sotto l’Inter, riaprendo il campionato e rivatizzando una Roma quasi rassegnata. Da quella sera, molti proclami in casa Juve, con sogni impossibili che si spingevano anche al di là della conquista della seconda piazza.

Poi lo stop “forzato” di Parma, per i noti fatti di cronaca che hanno riempito le pagine dei giornali, e la concentrazione che è venuta a mancare proprio nel momento in cui serviva dare un segnale forte. L’avversaria era abbordabile, non perché non sia capace di offrire un bel gioco, ma perché veniva da quattro sconfitte consecutive, che le avevano fatto perdere il treno per la zona Uefa.

Fantacalcio: le doppiette la fanno da padrone

L’imbarazzo della scelta si allarga anche agli altri reparti. Dopo che negli anticipi di sabato c’erano stati 6 centrocampisti ad andare in rete, nelle partite di domenica vanno in gol anche 4 difensori, 11 attaccanti e altri 4 centrocampisti.

I portieri a non subire reti sono solo in 4, ma mentre Julio Cesar non è che venga impegnato più di tanto, Frey e Castellazzi potrebbero vedere le proprie pagelle lievitare grazie al loro impegno, e grazie al fatto che non ci sono stati rigori parati.

Ronaldinho: ora c’è anche la Juve, ma a chi serve veramente?

Ronaldinho alla Juventus? E’ il consiglio di Gigi Buffon, affascinato dall’idea di poter ammirare le magie del brasiliano in maglia bianconera. La telenovela, dunque, si arricchisce di una nuova puntata e, dato per scontato il suo addio al Barcellona, le squadre italiane sulle sue tracce diventano tre.

Ma è un affare possibile o, come qualcuno fa giustamente notare, dalle nostre parti non si può sostenere un simile sacrificio economico? Se il Barcellona facesse valere la clausola rescissoria -ormai sui contratti della gran parte dei calciatori-, investire sul brasiliano sarebbe impresa proibitiva per qualunque club.

Chi pagherebbe 130 milioni per assicurarsi le sue prestazioni? Il prezzo però dovrebbe aggirarsi tra i 16 ed i 30 milioni e l’affare a questo punto diventerebbe fattibile anche per i club del Bel Paese, alle prese con continui problemi di bilancio.

Primo boom di mercato: scambio Iaquinta-Mancini

Altro che Lampard, altro che Amauri, altro che Diego, il colpo del prossimo mercato della Juventus potrebbe chiamarsi Mancini. Non stiamo parlando dell’allenatore semi-dimissionario dell’Inter, ma di uno degli esterni più forti del mondo, il brasiliano ora in forza alla Roma.

Amantino è uno dei vecchi pallini della dirigenza bianconera che lo inseguiva sin da prima di Calciopoli. Ma a causa dello scandalo e della retrocessione in B l’affare sfumò.
L’annuncio della società è stato chiaro, per il prossimo mercato ci saranno a disposizione 50 milioni di euro da spendere per rifarsi il look, più introiti derivanti da eventuali cessioni (prima su tutte quella di Tiago al Tottenham).
Il costo del brasiliano si aggirerebbe intorno ai 20 milioni, ma sembrerebbe che la Juventus non sborserà un solo euro.

Aspettando Spagna-Italia tra polemiche e certezze

Siamo alle solite. Alla vigilia dei grandi impegni internazionali tutta l’Italia cambia professione, trasformandosi improvvisamente in una terra di allenatori, in grado di decidere chi portare e chi no nella comitiva azzurra. Lo sa bene chi siede su una panchina e cerca di scegliere secondo i propri canoni e senza farsi influenzare dall’opinione popolare, ma le polemiche non possono non condizionare l’ambiente.

E così il buon Donadoni dovrà sopportare da qui a giugno il peso della domanda “Del Piero si o Del Piero no?”. L’ennesima esclusione del numero 10 juventino, infatti, è stata accolta con disappunto dalla critica, soprattutto in considerazione dell’ottima prestazione nell’ultima gara contro l’Inter, dove Alex ha dimostrato di essere in forma smagliante, surclassando il diretto marcatore, Materazzi.

Ironia della sorte, il difensore è stato convocato, mentre il bianconero è rimasto a casa! Non che Marco non meriti la nazionale, ci mancherebbe, ma la sensazione è che le scelte del ct non dipendano esclusivamente dal momento di forma di ciascun calciatore. Riuscirà il capitano bianconero a conquistare una maglia per la spedizione in Svizzera e Austria? Staremo a vedere, ma per ora l’obiettivo è quello di far bene stasera nella gara contro la Spagna, dove Donadoni proverà la formazione che più si avvicina all’undici titolare dei prossimi Europei.

Alessandro Del Piero: l’uomo dei record!

Avrei voluto festeggiare con un gol il raggiungimento del record di Gaetano Scirea, però mi sono mangiato una grossa occasione.

Questa la dichiarazione di Alessandro Del Piero dopo la gara di sabato contro l’Inter, che ha sancito la vittoria della Juventus e la sua personale soddisfazione per aver raggiunto, in termini di presenze, il record dell’indimenticato capitano degli anni ’70-’80. Non ce l’ha fatta a festeggiare con un gol, ma l’impresa sportiva resta e va ad aggiungersi agli innumerevoli primati conquistati nel corso degli anni con la maglia bianconera.

231 i gol segnati, che ne fanno il miglior marcatore nella storia della Juventus. Di questi, 44 nelle competizioni internazionali (altro record) sempre con la maglia della Vecchia Signora; 27 gol in nazionale, quarto di sempre (a pari merito con Roberto Baggio) e bomber più prolifico tra i calciatori in attività con la maglia azzurra. Ed ora è arrivato il gettone numero 552, che lo pone al primo posto nella classifica delle presenze totali. In un calcio dove le bandiere non sono che un lontano ricordo, Alessandro Del Piero rimane fedele alla maglia che è diventata ormai una seconda pelle.

Fantacalcio: dubbi sulla tenuta atletica nel turno infrasettimanale

Ultimo turno infrasettimanale in serie A. Teoricamente dovrebbero essere favorite le big, con rose più larghe e con calciatori più abituati a giocare ogni 3 giorni. Ma ripetiamo, teoricamente, perchè non vorremmo essere smentiti come l’ultima volta.
Intanto scontri diretti al vertice non ce ne sono, a parte il derby di Roma che tanto vertice non è, quindi si prospetta vita abbastanza facile per i campioni.

Partita, almeno sulla carta, abbastanza agevole per la Juventus, che affronta un Empoli spuntato, vista la squalifica inflitta dal giudice sportivo a Saudati per tre giornate, e che schiererà Volpato come unica punta. Il ragazzo è troppo giovane per affrontare i vecchi volponi juventini, e avendo giocato da titolare solo ad Arezzo, difficilmente troverà spazio in avanti. Compito facilitato anche per la Reggina, contro avrà un Livorno privo del portiere titolare Amelia, che ha regalato finora agli amaranto almeno una decina di punti. Anche la Fiorentina sarà in difficoltà viste le tante assenze, e dovrà affrontare un Napoli arrabbiato dopo la sconfitta di Torino, che finalmente ha terminato questo filotto di partite impressionante, in cui ha incontrato le prime 4 in classifica.