Il destino della Juventus è legato ai colori nerazzurri

Esame molto importante domenica per la Juventus di Claudio Ranieri a Bergamo per  dare un senso alla vittoria ottenuta contro il Milan. Le notizie recenti per i bianconeri sono però piuttosto serie: giovedì nell’ultimo allenamento si sono infortunati sia Iaquinta che Camoranesi, che uniti all’indisponibilità di Grygera, fanno tre. Assenze quindi pesanti per la Vecchia Signora, nonostante la nota lieta del recupero di Legrottaglie dopo il turno di squalifica.

La  Juventus arriva allo stadio Azzurri con il morale alto dopo la grande prestazione contro il Milan. Del Piero e compagni però, avranno anche il vantaggio di vedere se i nove punti di distacco dall’Inter, resteranno tali, oppure se diventeranno 12 già da sabato sera. Infatti, i nerazzurri affronteranno nell’anticipo il Siena in Toscana e, qualora riuscissero a conquistare l’intera posta, metterebbero una forte pressione ai bianconeri. Una Juventus che si è ritrovata proprio contro la squadra di Ancelotti: nel momento di maggior difficoltà, Nedved e compagni hanno tirato fuori gli artigli.

La Juve è travolgente, il Milan si arrende

Noi abbiamo fatto il gioco, la Juve ha fatto i gol.

Parola di Carlo Ancelotti al termine della batosta rimediata in quel di Torino. Peccato che il risultato racconti un’altra storia, peccato che le immagini della partita non gli rendano ragione. Il Milan ha fatto quello che ha potuto, mandando in campo una squadra rattoppata e priva di alcuni dei pezzi migliori, ma alla fine, se c’era qualcuno che meritava la vittoria, non si può dire certo che fosse il Milan.

Non dimentichiamo che anche Ranieri da inizio stagione deve fare i conti con la sfortuna e con gli infortuni di gente che garantisce la grande prestazione sempre e comunque (Buffon e Trezeguet su tutti) ed è quindi inutile attaccarsi alla scusa delle assenze per tentare di giustificare una sconfitta così ampia.

Juventus-Milan per decidere l’antagonista del gruppo di Mourinho

Obiettivo non sbagliare, Juventus-Milan è la partitissima del posticipo di domenica sera. Entrambe le squadre ci arrivano con l’obbligo di vincere, l’Inter infatti dispone di sei punti di vantaggio, e contro il Chievo nel pomeriggio, potrebbero addirittura diventare nove.

La squadra di Ranieri è rinfrancata dal primo posto ottenuto in Champions League, nel deludente pareggio a reti bianche contro il Bate Borisov. I rossoneri invece vogliono dimostrare che la parola crisi, appartiene soltanto nel vocabolario degli addetti ai lavori. Sarà anche la partita dei grandi assenti : Legrottaglie e Buffon nella Juventus, peggio sta il Milan che oltre alle indisponibilità di Gattuso, Nesta; Bonera, Inzaghi e Borriello, potrebbe anche perdere Kakà, vittima nei giorni scorsi di un fastidioso problema all’inguine.

Champions League: Roma, Juventus e Inter, ecco le insidie del sorteggio

Passata l’ultima nottata di Champions a gironi, ed archiviati in fretta i bilanci che – a conti fatti – regalano sorrisi da “ho compiuto il mio dovere” solo a Roma – incredibile la cavalcata dei giallorossi dopo un inizio drammatico anche in campionato – e Juventus – magica la nottata al Bernabeu con un Del Piero stellare -, è già tempo di conti legati al prossimo futuro. Cosa riserverà l’urna al terzetto nostrano? A chi la sorte regalerà un A/R agevole e abbordabile?

Di sicuro si sa che dagli ottavi in poi, il sorteggio è previsto per venerdì 19 dicembre a Nyon, saranno partite di andata e ritorno: 180′ da dentro o fuori. Altra cosa certa è che l’Italia – rappresentata da Juventus, Roma e Inter – eviterà, come qualunque altra nazione ancora presente con più di una squadra, ogni rischio di derby. Altra certezza, le prime di ciascun girone potranno essere abbinate solo alle seconde, e viceversa con l’impossibile associazione di squadre che erano nello stesso girone. Assemblando, di conseguenza, gli enunciati appena indicati, è già possibile avanzare qualche ipotesi preventiva. Non la certezza di chi giocherà contro chi, ma la garanzia di chi non giocherà contro qualcun altro. Senza dimenticare che, arrivati a questo punto, ogni sfida è uno scontro all’ultima goccia di sudore.

Giovinco e Pato, storie di idoli e di eredi

Non poteva sognare battesimo migliore Sebastian Giovinco. Titolare al posto di Del Piero e autore di una rete che ricorda le tante messe a segno dal capitano.

Punizione appena fuori dall’area, “in zona Del Piero”, si affretterà a osservare il telecronista. Ma Alex non c’è e al suo posto viene schierato quel metro e mezzo (o poco più) di classe pura che tutti chiamano Formica Atomica. E Sebastian in una frazione di secondo rivede davanti ai suoi occhi le mille punizioni calciate dal suo idolo, conta i passi, ripassa mentalmente la lezione e puff… il sogno diventa realtà: primo gol in bianconero proprio dalla zolla che appartiene al campione.

E’ la storia di un ragazzino e del suo idolo, di uno che giocherebbe titolare in molte squadre di A, ma che nella Juve deve spesso accontentarsi di guardare il numero 10 dalla panca, neanche fosse l’ultimo dei racattapalle. Ma è anche la storia di un piccolo uomo che sta imparando i segreti del campione e che, quando verrà il momento, saprà mettere a frutto tutti gli insegnamenti ricevuti e si ricorderà del suo maestro.

Nel poker bianconero, Del Piero fa 250

Quattro reti per avvertire le dirette concorrenti che la sconfitta di MIlano è stata solo un episodio. Nevica a Torino e la Juve seppellisce sotto una valanga di gol la malcapitata Reggina, che pure nelle ultime uscite in campionato non si era mal comportata.

Riprende dunque la corsa bianconera all’inseguimento della capolista Inter, nella speranza che i punti di distacco si riducano già oggi (i nerazzurri sono chiamati al non facile impegno contro il Napoli).

Intanto la Juve continua a crescere, sebbene Ranieri non faccia altro che predicare tranquillità, visto che sono gli altri ad aver fatto proclami-scudetto: la Vecchia Signora mira solo a migliorare il terzo posto della scorsa stagione.

Fantacalcio: le coppe influiscono sul campionato, meglio puntare sulle piccole

Tantissimi scontri diretti nella prossima giornata di campionato, soprattutto tra le piccole, potrebbero favorire coloro che hanno in rosa calciatori di Juventus e Milan. Infatti queste due squadre sono le uniche big ad avere un turno relativamente facile (anche se a Palermo il Milan ha sempre avuto grossi problemi), ma il consiglio di questa giornata è schierare calciatori di squadre che giocano in casa, dato che il fattore campo può incidere molto nei molti incontri in cui le qualità dei calciatori si equivalgono.

L’incognita nella gara del Barbera è l’assenza di Kakà, mentre si prospettano con molte reti Catania-Lecce e Cagliari-Sampdoria. Per il resto non ci saranno grosse novità nelle formazioni di Serie A, e la variabile che cambierà un pò tutto saranno le coppe europee, a cui Juventus, Inter, Roma, Fiorentina, Milan e Sampdoria hanno partecipato, e bisognerà vedere quanto avranno smaltito.

Mou vs. Ranieri, i gol di Ibra e Del Piero, i due club più tifati in Italia: Inter-Juve è già sfida scudetto

L’Inter è ormai pronta per il grande anticipo di domani sera contro l’acerrima rivale Juventus. E’ una gara aperta a qualsiasi pronostico, con i nerazzurri che possono vantare dalla loro parte il primato in classifica con 27 punti, mentre i bianconeri sognano l’aggancio e infliggere la prima sconfitta interna alla squadra dell’odiato Mourinho. Una rivalità storica che ha fatto negli ultimi anni peggiorare anche le cose a causa della vicenda Calciopoli, che ha spinto in Serie B la Vecchia Signora.

Cobolli Gigli-Moratti in tribuna, Ranieri-Mourinho sulle panchine, sono soltanto due dei tanti temi che presentano la supersfida. L’Inter vuole dimostrare che il colpo di Palermo sia stato da attribuire non solo alla straordinaria forza di Zlatan Ibrahimovic, ma anche al collettivo.

La Juve presenta il nuovo stadio

Un sogno che diventa realtà in casa Juventus, in un periodo particolarmente fortunato per la squadra e per i suoi tifosi, che da ora avranno un motivo in più per sorridere. E’ stato infatti presentato ieri in quel di Torino il progetto per la costruzione del nuovo stadio, il primo in Italia di proprietà di una società sportiva.

L’impianto sarà in grado di ospitare 40.200 spettatori e potrà vantare la presenza di 3 spogliatoi, 8 aree ristorazione, 24 bar, 84 sky box, 459 posti per la stampa, 34.000 mq di aree commerciali e 30.000 mq di verde. Sarà “la nuova casa dei tifosi bianconeri” come ha avuto modo di affermare, non senza soddisfazione, il presidente bianconero Cobolli Gigli durante la conferenza stampa di presentazione.

Uno stadio che sarà motivo di orgoglio per la città, costruito senza barriere architettoniche e sul modello inglese, con il pubblico molto vicino al campo di gioco. Verrà eliminata la pista di atletica, portando le curve a soli 8,85 metri dal rettangolo di gioco, contro gli attuali 50 metri del Delle Alpi.

La Juve torna in vetta dopo 915 giorni

E sono sette. La Juventus non fa sconti nell’anticipo della dodicesima giornata di campionato e raggiunge la sua settima vittoria consecutiva ai danni di un Genoa che pure ha provato a tenere a bada la voglia di risalita della Vecchia Signora. Ora la classifica dice 24 punti, come la capolista Inter, anche se con una partita in più rispetto agli uomini di Mourinho.

Una serata da incorniciare per la Torino bianconera, costretta a recarsi allo stadio di giovedì per lasciar spazio al rugby. Sacrificio ampiamente ripagato e gol a grappoli che da queste parti non si vedevano da tempo.

Stavolta Del Piero non ha scritto il proprio nome nel tabellino dei marcatori, ma è riuscito comunque a deliziare la platea con giocate d’alta scuola ed assist invitanti per i compagni. Ad aprire le marcature ci ha pensato Grygera, dopo un’azione del capitano, che forse sperava di poter concludere personalmente.