Serie B a rischio fallimento

I tempi delle vacche grasse sono finiti. Bei tempi per la serie cadetta quando tutti i riflettori erano puntati su un campionato che vedeva Genoa, Napoli, ma soprattutto Juventus. Quando le emittenti televisive pagavano fior di quattrini per i diritti sulle partite, e addirittura qualcuno diceva che quel campionato era anche più bello di quello della Serie A.

Ebbene, andate via queste squadre, i riflettori si sono spenti, e per chi in B ci è rimasto sono avanzate solo le briciole. Secondo il presidente del Livorno Aldo Spinelli, numerose società di questo campionato non arriveranno al panettone (frase tipica che si dice quando l’allenatore è in bilico). I bilanci in rosso non sono più tollerati e la situazione sta diventando sempre più insostenibile. Andiamo a capire perchè.

Knezevic conteso da Juve e Toro, partono già le prime scintille

Dario Knezevic è della Juventus. O almeno dovrebbe. Non è tutto così semplice, per delle piccole disattenzioni a livello contrattuale. Il calciatore ha trovato l’accordo con i bianconeri, e come dargli torto, mentre il suo presidente, Aldo Spinelli, lo aveva già trovato con il Torino.

Il problema sta nel fatto che i granata avevano già depositato in Lega il contratto firmato dal Livorno Calcio per il passaggio del difensore croato, ma a questo manca la firma del calciatore. Firma che invece i bianconeri possono vantare, dato che Knezevic ha accettato l’offerta bianconera senza pensarci su due volte. E ora, chi avrà ragione?

Il miglior acquisto del Palermo si chiama Fontana

Chi l’ha detto che il Palermo ha bisogno di un portiere? Il presidente Zamparini sarà costretto a ricredersi dopo l’ottima prestazione di ieri sera di Alberto Fontana. Il portiere rosanero, uno dei più perforati nelle ultime giornate, è stato in grado di salvare più volte la propria porta, anche su un rigore di Tavano, che non aveva nemmeno calciato male il penalty. Almeno 3 le parate che hanno lasciato inviolata la rete palermitana, e a dispetto dei suoi soli 17 Fantamilioni di valore, sicuramente metterà in riga i più quotati portieroni delle grandi squadre.

In difesa è ottima la partita di Dossena, ancora una volta il migliore dei suoi, e che, contando soltanto la media voto, quindi senza bonus/malus, si attesta al primo posto tra i difensori del campionato italiano, con una media voto che si aggirerà intorno al 7, media altissima per chi si intende un pò di statistiche.

Da Tardelli a Rozzi: la scaramanzia nel calcio

Corna e cornetti, ferri di cavallo ed amuleti di ogni genere: non siamo al festival anti-jella, ma in qualunque spogliatoio di calcio che si rispetti. O credevate forse che le partite si vincano solo comprando fior di giocatori?

E allora chiedetelo ai vari protagonisti della domenica, che si esibiscono in veri e propri riti scaramantici per attirare la buona sorte. Nessuno ne parla, ma basta osservare calciatori, allenatori e persino presidenti, per rendersi conto che certi gesti ripetuti all’infinito altro non sono che pura superstizione.

Dalla barba incolta di Amadei, alla scarpa sinistra di Zambrotta infilata sempre per prima, dall’abitudine di Sivori e Maradona di dirigersi palla al piede verso la porta, prima dell’inizio della partita, per poi calciare senza portiere, ai due fili d’erba strappati e poi masticati da Nicola Caccia: sono solo alcuni dei riti che i calciatori non dimenticherebbero mai di compiere.