Fantacalcio: Inter senza difesa, Roma senza mezza squadra, meglio puntare su Fiorentina e Sampdoria

Le fatiche, ma soprattutto gli infortuni, delle coppe europee condizioneranno molto la prossima giornata di campionato. Come abbiamo potuto osservare negli articoli scorsi, ci ritroviamo con la Juventus in emergenza in attacco, con Trezeguet misteriosamente fuori dai titolari ed Amauri infortunato; l’Inter senza i centrali difensivi, con Cordoba e Samuel che potrebbero recuperare all’ultimo minuto stringendo i denti; e la Roma, che per adesso è l’incognita maggiore, perché ha più di mezza squadra fuori tra squalifiche ed infortuni, e non si saprà fino a pochi minuti prima del calcio d’inizio chi sarà in grado di scendere in campo.

Sicuramente queste tre saranno con il morale sotto i tacchi, e quindi puntare sui calciatori avversari potrebbe rivelarsi un’ottima scelta, soprattutto su Sampdoria e Fiorentina, due squadre molto insidiose in questo periodo, anche se non al massimo della forma.

Chi vuole Amauri in nazionale?

Le sue qualità sono indubbie. Un centravanti agile ed in grado di retrocedere fino a centrocampo per andarsi a prendere la palla nella nazionale italiana non lo si vede da tempo. Chiunque guardi il calcio con uno sguardo obiettivo potrà dire che Amauri è un ottimo attaccante, ma forse non eccelle in simpatia.

Ancor prima di essere chiamato in nazionale azzurra, già si sono sollevati i primi mugugni. Prima di essere convocato in quella verdeoro, ci sono stati già i primi battibecchi con Dunga. Sembrava aver preso la decisione definitiva l’attaccante bianconero, quando alla vigilia della sfida amichevole Italia-Brasile aveva accettato la convocazione tra i sudamericani, respinta poi dalla dirigenza bianconera. Ma forse quello era solo un pretesto per far giocare cinque minuti ad Amauri con la maglia brasiliana per poi non convocarlo mai più e fare in modo che non possa giocare nemmeno con l’Italia.

Gol di mano: Adriano rischia 2 turni di stop

Minuto numero ventinove del derby milanese: la palla corre sulla fascia destra tra i piedi del resuscitato Maicon (che neppure doveva giocare), poi si stacca improvvisamente e finisce sulla testa di Adriano, solo davanti alla porta e in attesa del passaggio giusto per trafiggere Abbiati e riconquistare il titolo di Imperatore. Un colpo sporco, la palla finisce sul braccio del numero 10 e si insacca alle spalle del portiere, che prova a protestare, arrendendosi poi di fronte alla fermezza dell’arbitro.

Adriano ha chiuso gli occhi ed ha colpito. Il tocco è assolutamente involontario, ma se il gol fosse stato annullato, non avremmo certo gridato allo scandalo.

Parole di Mister Mourinho al termine di un derby spettacolare ed infuocato, che ha mortificato le residue speranze di gloria del Milan, lanciando l’Inter verso il terzo scudetto consecutivo vinto sul campo. Vero è che il tocco di mano c’è stato e non si può certo dire che sia stato ininfluente nell’economia della gara. Resta da stabilire se sia stato volontario o meno e, soprattutto, se larbitro Rosetti ha visto nel migliore dei modi la dinamica dell’azione. Intanto il caso finisce sul tavolo del giudice sportivo e l’attaccante interista rischia due giornate di squalifica.

Serie A 19^ giornata: Milan-Fiorentina in attesa di sviluppi sul caso Kakà

Kaka è tra i convocati della sfida interna contro la Fiorentina, ma la notizia della settimana di un suo possibile addio direzione Manchester City, è l’argomento principale che fa passare in secondo piano l’incontro con i viola. Una vicenda che ha visto svilupparsi così rapidamente tanto che i tifosi rossoneri ancora non sono riusciti a capirne le motivazioni.

Il City che fa un’offerta di 100 milioni di euro per Kaka, il brasiliano che ringrazia ma rifiuta, poi il colpo di scena con la società che ci fa un pensierino sopra, quindi il lavoro psicologico del suo agente (il papà) che gli fa notare l’eccessivo guadagno che l’arabo Bin Fayed gli ha messo a disposizione, fino ad arrivare a  giovedì sera, con la risposta della società di autorizzare il brasiliano a trovare un accordo con il club inglese.

La partita ovviamente sarà condizionata da questa vicenda, ma tutto il Milan si è stretto intorno alla volontà del giocatore, spetterà lui decidere se restare o andare via. I rossoneri dopo il buon secondo tempo di Roma, ripartono sperando in un calo di Juve ed Inter. I bianconeri hanno un cliente non facile come la Lazio che ha vinto a Reggio Calabria, mentre i nerazzurri andranno in quel di Bergamo con l’Atalanta. Ancelotti ha convocato Kaka, ma dovrebbe andare in panchina, mentre in campo ci saranno Ronaldinho, che ha preso tre giornate di squalifica in Coppa Italia per la prova tv, e David Beckham.

E’ Rooney il re di dicembre

Dici Manchester United e pensi subito a Cristiano Ronaldo, dimenticando che in maglia rossa gioca anche un certo Wayne Rooney, indispensabile per la squadra di Ferguson e disposto a giocare persino da terzino all’occorrenza.

Sono in molti a pensare che il portoghese non sarebbe Pallone d’Oro se al suo fianco non ci fosse stato il brutto anatroccolo, che proprio a fine anno è riuscito a guadagnarsi il suo spicchio di gloria solitaria, regalando ai Red Devils il successo nel Mondiale per Club.

Quel gol in finale, cercato e voluto, lo fa balzare al primo posto nella classifica dei migliori calciatori del mese di dicembre, mettendo in fila nomi che occupano spesso le pagine dei giornali per le meraviglie mostrate in campo.

Calciomercato: è l’ora dei ritorni

I primi scambi di mercato sono già pronti ad una settimana dalla riapertura. La notizia ufficiale è che Davide Lanzafame, l’attaccante di proprietà della Juventus esploso lo scorso anno a Bari, tornerà in Puglia, dopo aver disputato pochi minuti in serie A con la maglia del Palermo. Tornerà in prestito fino a giugno.

Un altro giocatore del Palermo potrebbe presto far ritorno alla sua ex squadra, ed è Hernan Dellafiore, argentino che lo scorso anno disputò una gran stagione con la maglia del Toro, ma che quest’anno è chiuso dai forti centrali rosanero, ma anche da alcune riserve di ottimo livello. Ma ci potranno anche essere delle importanti partenze, come quella di Alberto Gilardino.

Fantacalcio: domina la Fiorentina

L’anno scorso dominava la top 11 ma quest’anno era la grande assente. Stiamo parlando della Fiorentina, il club che lo scorso anno poteva vantare almeno un calciatore nella nostra Fantaformazione in ogni giornata di campionato, ma che quest’anno, Gilardino a parte, è stata quasi sempre assente.

Finalmente i viola sono tornati tra le grandi, e tornano così di prepotenza anche nella nostra top 11 di giornata. Saranno ben 3 i calciatori della Fiorentina tra i migliori, ma tutta la squadra ha ricevuto un punteggio alto, e quindi qualunque suo calciatore ha portato dei buoni punti al proprio Fantallenatore. In questa giornata è stato fondamentale anche il fattore campo, dato che squadre come Cagliari, Atalanta e Napoli in casa diventano fortissime, e questo è un dettaglio da non trascurare in futuro.

Fantacalcio: Gilardino è il migliore, ma ritornano a pesare Kakà e Ibra

Tanti nomi nuovi si vanno ad aggiungere alla lista dei top 11 del nostro Fantacampionato. La quindicesima giornato ha portato piacevoli ritorni, alcune conferme, ma anche qualche calciatore che sembrava un flop, e invece stavolta può rientrare tra i migliori.

Stiamo parlando in particolare di Menez, il francesino della Roma che non sappiamo se rientrerà di certo nella top 11, ma intanto ha premiato quei (pochi) Fantallenatori che hanno puntato su di lui, o che hanno avuto la pazienza di aspettarlo. Il ritorno è quello di Giovinco, finalmente in gol, ma ottime conferme anche per Kakà e Ibrahimovic, che nonappena hanno una settimana di riposo poi tornano più devastanti di prima.

Gol di mano di Gilardino: giusta la squalifica?

Due giornate di squalifica: tanto è costata ad Alberto Gilardino la furbata che ha portato al primo gol della Fiorentina, nel posticipo di domenica sera al Barbera di Palermo. E’ stata così parzialmente accolta la richiesta del presidente Zamparini, che chiedeva l’intervento del giudice sportivo e ben cinque giornate di squalifica per l’attaccante viola.

Le immagini sono davanti agli occhi di tutti e forse è fuori luogo star qui a discutere sulla volontarietà o meno del gesto o sulla spinta che avrebbe indotto Gila a colpire proprio in quel modo. E’ evidente che quel braccio non si trovava lì per caso e non si può certo negare il movimento verso la palla.

Non potevamo certo aspettarci che andasse dall’arbitro, chiedendo di annullare la rete o che non esultasse, ma almeno la giustificazione poteva risparmiarsela, specie dopo aver visto e rivisto le immagini televisive.