Fantacalcio, premiati gli autori dei grandi gol: Kakà, Bovo e Maicon

Di solito quando più calciatori, sia delle grandi squadre che delle piccole, fanno gol o grandi prestazioni, si finisce per premiare quelli delle piccole, per una quotazione inferiore in Fantamilioni oppure per premiare quei calciatori che non ci si aspetta possano fare la differenza.

Stavolta invece, non sappiamo se è fatto apposta o no, i giornalisti della Gazzetta hanno fatto in modo che gli autori dei grandi gol, soprattutto Kakà e Maicon, rispettivamente il centrocampista e il difensore più costosi di tutto il Fantacalcio, potessero risultare nella formazione dei migliori, forse abbassando i voti degli avversari o alzando i loro, ma certo è che gol di quel calibro non potevano passare inosservati.

La Juventus torna sul mercato, quale sarà il prossimo colpo?

La brutta prestazione di pochi giorni fa contro l’Amburgo ha fatto suonare più di un campanello d’allarme in casa Juve. L’accesso alla Champions non sarà poi così impossibile, dato che i bianconeri dovranno vedersela con l’Artmedia, però evidentemente la squadra non è ancora pronta.

L’acquisto di Poulsen non convince pienamente i tifosi bianconeri, e l’intesa con Sissoko ancora non c’è. Anche la difesa non è delle migliori. E’ da quando se n’è andato Cannavaro che i bianconeri non possono vantare un muro difensivo invalicabile. A tutto questo bisogna aggiungere l’infortunio del jolly juventino, Knezevic, infortunatosi proprio nella gara contro i tedeschi. L’infortunio facile del croato costringe la Juventus a tornare sul mercato quindi, in barba a tutti gli annunci dei giorni scorsi in cui pareva che si trattava solo in uscita.

Roma: il punto della situazione

Continua a tenere banco sulle prime pagine dei giornali il mercato della Roma, in cerca come è noto di un attaccante capace di dar peso al reparto offensivo. Sfumato l’affare Mutu, i nomi che si rincorrono da diverse settimane sono quelli di Malouda e Baptista, ma per ora la situazione di entrambi sembra condizionata dal mercato in entrata dei rispettivi club.

Malouda potrebbe arrivare a Roma, nonostante l’ingaggio principesco, ma molto dipende dall’acquisto di Robinho da parte del Chelsea (ed il Real non è disposto a liberarsi del brasiliano finché non avrà avuto la sicurezza dell’arrivo di Cristiano Ronaldo). Baptista, invece, non fa che ripetere di voler restare a Madrid, ma l’arrivo di Van Der Vaart gli ha di fatto chiuso ogni possibilità di giocarsi una maglia da titolare.

Ieri intanto il quotidiano sportivo Sport aveva avanzato la possibilità di un interesse per il centravanti del Barcellona Eto’o, mentre Marca parlava di una trattativa con il Villareal per l’acquisto di Cazorla. Nomi che farebbero comodo all’attacco giallorosso, ma che non rientrano nei piani della società, che è stata costretta a smentire la notizia dopo la sospensione del titolo in Borsa (eccesso di rialzo). Staremo a vedere come si muoverà il mercato internazionale nei prossimi giorni e come la Roma saprà approfittare dei vari movimenti sulla scacchiera continentale.

11 punte per me, posson bastare

E’ tempo di fare una Roma con i fiocchi, che possa puntare seriamente a scudetto e Champions League. Ma senza punte, si sa, non si va da nessuna parte. Vucinic da solo non può far miracoli, Totti ormai passa più tempo in infermieria che sul campo, e i 32 anni cominciano a farsi sentire. Esposito non è affidabile, Giuly non è una prima punta, e anzi Spalletti lo fa giocare quasi da centrocampista, Mancini a giorni cambierà maglia. Pare insomma che la Roma abbia urgente bisogno di una punta. Una vera, stavolta.

Una di quelle alla Batistuta, che ormai mancano nella capitale da troppo tempo. Si sperava nel talento di Okaka, destinato ad essere come Balotelli, ma che quest’anno in serie B ha dimostrato di avere ancora molta strada da fare. E così Spalletti si è stancato di aspettare e ha presentato al direttore sportivo Pradè la sua lista di attaccanti, 11 per la precisione, sperando che almeno uno di essi il prossimo anno vesta la maglia giallorossa.

La Spagna passa ai rigori, Italia eliminata

Siamo fuori, meritatamente. Buffon trascina una brutta Italia fino ai rigori, ma poi non riesce a compiere il miracolo. Un’ottima Spagna (almeno 20 le occasioni da gol per le Furie Rosse) schiaccia una piccola Italia (solo 4 o 5 tiri in porta), che vive solo di qualche folata dei suoi fuoriclasse, ma in cui si sentono troppo le assenze degli squalificati.

Nell’Italia il posto di Pirlo e Gattuso è preso da Aquilani e Ambrosini. Cassano fa coppia con Toni in attacco. Gli spagnoli invece si presentano con la formazione titolare, con Torres e Villa ad impensierire Buffon.

Aspettando Italia-Spagna

Germania, Turchia e Russia: tutte e tre finite al secondo posto nei rispettivi gironi, tutte e tre qualificate per le semifinali di Euro 2008. Non possiamo basarci su un elemento simile per sperare nel passaggio del turno, ma è comunque confortante sapere che non sempre vince chi alla vigilia viene dato per favorito.

D’accordo, prima dell’esordio con l’Olanda eravamo noi i più accreditati alla vittoria finale, ma è bastato qualche minuto di non-gioco per renderci conto che non è sufficiente un titolo vecchio di due anni per far punti. E così, via via i favoriti sono diventati gli altri che vincevano dando spettacolo, mentre noi pregavamo che ci venisse evitato l’ennesimo amaro biscotto.

Ora la favorita si chiama Spagna e non solo per la gara di stasera, ma per la vittoria finale nel torneo. Tanto meglio. Lasciamoli specchiarsi nel loro bel gioco, lasciamo loro credere che sono i migliori, senza proclami di vittoria sicura. Quelli spettano a loro, ad Aragones che invita i propri calciatori a Vincere o morire sul campo, alle pagine dei quotidiani che gridano Vendetta, ricordando ancora Usa ’94.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.

Scolari sulla panchina del Chelsea provoca uno Tsunami

La notizia dell’arrivo di Deco all’Inter l’avevamo data qualche giorno fa. Il suo arrivo a Milano sembrava cosa fatta, ma le vicende delle ultime ore sembrano portare ad una brusca sterzata del mercato. Pare infatti che tra i tanti allenatori italiani a disposizione, Abramovich ne abbia scelto uno brasiliano, Felipe Scolari, che tanto sta facendo bene in questi giorni all’Europeo.

Se, appena terminato il torneo, il tecnico brasiliano, che ha già annunciato che lascerà la panchina portoghese, firmerà per il Chelsea, molto probabilmente si porterà dietro anche Deco, sicuro di lasciare il Barcellona, ma ora non più tanto certo di voler seguire Mourinho.

Italia-Belgio: promossi e rimandati

E’ un’Italia vivace quella che si appresta a partire per il ritiro austriaco di Baden. Certo qualche imperfezione c’è, ma bisogna considerare che i ragazzi sono insieme da meno di una settimana e che il carico di lavoro di questi giorni si è fatto sentire soprattutto nella ripresa.

Niente paura però, perché la convinzione nei propri mezzi è apparsa subito evidente al Franchi di Firenze e se non ci fermeremo ad ammirarci troppo allo specchio, siamo certi di poter disputare un buon Europeo, onorando al meglio la maglia.

Non è ancora il momento dei bilanci, anche se qualche voto qua e là possiamo cominciare a darlo, nella speranza che la squadra cresca nella condizione e nella messa a punto di certi schemi, che possono tornare utili durante il torneo. Da questo punto di vista Totò Di Natale sembra già essere entrato in clima Europeo, andando a segno per ben due volte e dimostrando che l’attacco azzurro non può prescindere dalla sua presenza.

Ritiro azzurro: tra scelte coraggiose e numeri

A pochi giorni dall’inizio della kermesse europea, Coverciano è diventato il centro del mondo per quanti come noi vivono di solo calcio (o quasi). Ormai ci siamo: la rosa è decisa e non resta che provare uomini e schemi per affrontare al meglio l’appuntamento che potrebbe farci entrare nella storia, dopo il titolo mondiale di due anni fa.

Proprio ieri l’ultima sofferta scelta di Donadoni, con l’esclusione dal gruppo di Montolivo, ritenuto cresciuto ed in ottime condizioni atletiche, ma sovrastato da altri elementi che danno più garanzie. A detta del mister comunque, il giovane viola verrà molto utile in futuro.

Esclusione di Montolivo a parte, ieri è stata la giornata dell’allenamento a porte chiuse, nel quale Donadoni ha voluto provare il 4-3-3 con Cassano e Del Piero contemporaneamente in campo (ecco finalmente uno che non ha paura di rischiare e che almeno sulla carta non esclude che i due possano coesistere, riaprendo questioni incomprensibili sui dualismi, tipiche della nazionale italiana).

Juve in formato Champions, ad un passo da Amauri e Xabi Alonso

Forse la Juventus ha deciso di adottare la seconda maglia, quella rossa, come prima divisa, giusto per assomigliare di più al Liverpool, dato che gli piacciono così tanto i suoi calciatori. Dopo essersi assicurata a gennaio Sissoko, e visto che il centrocampista funziona bene nello scacchiere di Ranieri, si punta nuovamente verso la città dei Beatles per rinforzare la propria rosa.

Il nome che si fa sempre più insistente è quello di Xabi Alonso, fresco di convocazione nella nazionale spagnola. Il centrale ricomporrebbe una delle coppie di centrocampo più forti al mondo con il maliano, e l’accordo con il Liverpool non sembra nemmeno così lontano. Ieri infatti Blanc si è recato in Inghilterra per parlarne con i dirigenti dei Reds, e l’affare sembra già a buon punto.