Buffon eletto vice-presidente dell’ AIC

 Gigi Buffon stabilisce un altro record, ma questa volta non riguarda le sue prodezze in campo. Il portiere della Juve, appena dopo aver vinto lo scudetto può festeggiare anche per la nomina a vice-presidente dell’ Associazioni Italiana Calciatori. Mai nella storia dell’ AIC un calciatore ancora in attività aveva ricoperto un ruolo così alto all’ interno del sindacato, che lo ha eletto all’unanimità.

Scontro Aic-Lega sul contratto collettivo. A rischio la partenza del campionato

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Il più grande timore di questa estate era rappresentato dalle conseguenze del calcio scommesse sulla stesura dei calendari e sul possibile rinvio della partenza del campionato. Ebbene, pare che lo scandalo dell’estate 2011 non influirà più di tanto sullo svolgimento regolare del prossimo campionato, ma potrebbero esserci altre vicende a rinviare il fischio d’inizio, stando almeno alle minacce dell’Associazione Italiana Calciatori.

All’indomani della disputa della Supercoppa Italiana, infatti, il mondo del calcio nostrano ha trovato sul comodino un bel documento firmato dai capitani di tutte le squadre di Serie A, che rivendicano la necessità di arrivare alla definizione del contratto collettivo prima che inizi la stagione 2011-2012. Sul banco degli imputati c’è la Lega, che non ha ancora trovato il modo, il tempo o la voglia di arrivare alla soluzione di un problema che va avanti da troppi mesi e che a questo punto non può più essere ignorato.

Oddo cacciato dall’Aic, sciopero sempre più vicino

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Una storia di spionaggio nel mondo del calcio si è appena conclusa male, ma probabilmente a breve verrà già girato il seguito. Il protagonista della vicenda è Massimo Oddo, il quale visto lo scarso rendimento del passato e l’infortunio recente, ha deciso di impegnarsi più nell’attività sindacale che in quella di calciatore.

Fatto sta che nei giorni scorsi il milanista, accompagnato dai suoi avvocati, aveva incontrato autonomamente e senza l’autorizzazione dell’Aic i rappresentanti della Lega Calcio, con cui ha lavorato per trovare un punto d’incontro sul nuovo contratto collettivo. E ci stava pure riuscendo, se non fosse che è stato scoperto dai suoi dirigenti.

L’Aic annuncia lo sciopero, Oddo lo revoca, tensione sui contratti

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Si sciopera o non si sciopera? Sembra che non l’abbiano capito nemmeno i diretti interessati. Questo tira e molla che va avanti da circa 4 mesi sembrava essersi interrotto ieri pomeriggio dopo che l’Aic, l’Associazione dei calciatori, aveva deciso di far saltare le trattative. Il motivo era che non c’erano i presupposti per continuare in questo modo perché tanto non si sarebbe trovato nessun accordo.

In particolare i punti su cui nessuna delle due parti era disposta a trattare erano l’obbligo dei trasferimenti dei calciatori, la flessibilità dello stipendio e la gestione dei calciatori fuori rosa. Una situazione talmente bloccata che non solo l’Aic aveva deciso di non presentarsi all’incontro programmato per martedì 2 novembre con la Lega Calcio, ma addirittura aveva fatto ipotizzare un anticipo dello sciopero del calcio da dicembre al 10 novembre, turno infrasettimanale.

Lo sciopero calciatori è confermato (per ora)

Il pericolo di sciopero della Serie A non è ancora stato scongiurato definitivamente ed è lecito attendersi che la prossima domenica gli italiani si ritrovino senza calcio giocato. Per domani è previsto l’ennesimo incontro tra l’Associazione Calciatori e la Lega, al termine del quale dovrà necessariamente essere trovato un accordo, onde evitare che lo spettro dello sciopero diventi una triste realtà. Il portavoce dell’Assocalciatori, Massimo Oddo, ha ribadito la volontà di accordarsi con la Lega, ma non quella di fare un passo indietro:

Lo sciopero per ora è confermato e vedremo domani cosa succederà. Noi calciatori siamo i primi a sperare in un esito positivo. Siamo aperti al confronto e vorremmo un’apertura da parte della Lega, che non c’è stata fino ad ora. Qualsiasi offerta alternativa la valuteremo.

Sciopero calciatori, trattative aperte

Ieri i rappresentanti dell’Aic (Associazione Italiana Calciatori) e quelli della Lega di Serie A, si sono incontrati per avviare le trattative nel tentativo di evitare lo sciopero proclamato per il 25 e il 26 settembre prossimi. Ovviamente nessuno poteva aspettarsi che sarebbe bastato un incontro per risolvere la questione, ma seppur distanti, le due parti si sono lievemente riavvicinate.

Degli 8 punti della discordia, due sono quelli più complicati da risolvere, mentre sugli altri le parti si sono avvicinate molto. Secondo quanto riferito da Sergio Campana, presidente dell’Aic, i calciatori non transigono sui punti 7 e 8, e più precisamente sugli allenamenti in due gruppi differenti e sull’obbligo da parte dei calciatori di accettare un trasferimento.

Sergio Campana, 40 anni da Presidente

Era il 3 luglio 1968 quando si decise che i calciatori professionisti dovessero avere un sindacato che li rappresentasse. Per iniziativa dell’avvocato Sergio Campana, fino a qualche anno prima calciatore, nacque allora l’Associazione Italiana Calciatori, meglio nota con la sigla AIC.

Sono passati 40 anni da quel giorno e proprio ieri il fondatore ha ricevuto l’ennesima nomina a Presidente. Per dirla tutta, l’AIC non ha mai conosciuto altro capo, essendo Campana l’unico presidente in ben 4 decenni di storia.

Questo mandato, rinnovato per il quadriennio 2009-2012,dovrebbe fare da ponte tra lui ed il successore, visto che, come ha ammesso il diretto interessato, è ormai tempo di lasciare il trono e provare la novità. E forse dopo 40 anni sarebbe ora!