Adriano è sulla via del ritorno (forse)

Negli ultimi giorni ci siamo chiesti a più riprese che fine avesse fatto, dopo il mancato ritorno alla Pinetina e le scarse notizie provenienti dal Brasile. Ieri avevamo addirittura ipotizzato una sorta di “rapimento” da parte dei naecotrafficanti che avrebbero compreso il suo momento difficile, convincendolo a restare nella sua terra, l’unico posto al mondo che lo accoglierebbe ancora come un Imperatore.

Oggi arriva qualche schiarita sulla vicenda-Adriano, sebbene ci sia ancora una nuvola di pulviscolo ad oscurare una situazione che (forse) un giorno avrà una spiegazione plausibile.

A fornirci qualche dettaglio è La Gazzetta dello Sport, che parla di contatti tra il brasiliano ed alcuni amici in questi giorni di silenzio totale con il resto del mondo. A sentire le voci provenienti dal Brasile, infatti, Adriano non aveva contattato neppure il proprio procuratore né tantomeno la mamma, che si era detta preoccupata per la sparizione improvvisa del povero figliolo. Ma dove è stato l’Imperatore in questi giorni e, soprattutto, perché ha deciso di far perdere le proprie tracce?

Che fine ha fatto Adriano?

No ragazzi, non si tratta dell’ennesima puntata della nostra consueta rubrica dedicata agli assi del pallone spariti dalla scena internazionale dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Stavolta parliamo di un giocatore in attività che ha fatto perdere le proprie tracce da qualche giorno a questa parte.

Negli ultimi giorni ci siamo più volte occupati della vicenda Adriano, prima per il party a base di alcol e sesso, poi per il mancato ritorno a Milano per quella che sembrava l’ultima malefatta di un campione capriccioso. Ma oggi è arrivata la mezza spiegazione di Mourinho, che ha parlato di “situazione grave”, lasciando intendere di essere al corrente di quanto sta accadendo nel lontano Brasile.

Beato lui che ha capito tutto, perché noi non riusciamo a venirne a capo e non ci resta che lanciarsi in improbabili ipotesi. Insomma, si può sapere che fine ha fatto Adriano?

Adriano non rientra dal Brasile: ho perso l’aereo

Ci risiamo. Pare proprio che il suo hobby preferito sia quello di far (s)parlare di sé. A chi ci riferiamo? Ma naturalmente all’incorreggibile Adriano, che ancora una volta trova il modo di finire in prima pagina per i suoi comportamenti al limite del paradossale.

L’Imperatore era atteso questa mattina a Milano di ritorno dal Brasile, dove era stato chiamato dal ct Dunga per le gare di qualificazioni ai prossimi mondiali contro Ecuador e Perù. Poco meno di una vacanza, alla luce dei fatti, visto che il nerazzuro non ha avuto nemmeno l’opportunità di sporcarsi gli scarpini.

Fatto sta che stamattina sarebbe dovuto tornare alla Pinetina per l’allenamento in vista della trasferta di domenica ad Udine, ma dalla scaletta dell’aereo è sceso solo Julio Cesar. E Adriano? Ha perso l’aereo ed è rimasto a San Paolo.

Le orge di Adriano

Giovani, belli, ricchi e famosi: è naturale che sfruttino lo status di privilegiati, godendosi fino in fondo la fortuna che gli è piovuta dal cielo. Ma a volte i calciatori hanno la tendenza ad esagerare, con comportamenti che lasciano dubbi sulla propria professionalità e che li fanno somigliare a dei bambini viziati.

Uno di questi è il nostro caro Adriano, arrivato in Italia con la fama di Imperatore e diventato poi nel corso degli anni l’ombra di se stesso e non perché abbia dimenticato come si calcia un pallone, ma perché si è lasciato spesso trascinare in eccessi a di fuori del campo. Le sue continua bravate gli sono costate una bella fetta di carriera, ma sembra che la lezione non gli sia ancora bastata, visto che continua imperterrito a mostrare il suo bel faccione alle pagine rosa dei giornali.

L’ultima stupidaggine l’ha combinata qualche giorno fa, appena messo piede in Brasile, dove era arrivato per rispondere alla convocazione di Dunga. Non che ci sia nulla di male nel battezzare l’acquisto di una nuova proprietà con un festa per amici e parenti, ma lui deve sempre esagerare, da buon Imperatore, e anche stavolta ha trovato il modo di far sparlare di sé. Cos’altro ha combinato?

Calciomercato: Milan e Real Madrid le più scatenate

Sono sicuramente le due squadre più deluse dell’anno. Il Milan, per dirla alla Mourinho, chiuderà con “zero titoli”, visto che sarà già un’impresa agganciare il secondo posto, a cui si aggiunge l’umiliante eliminazione dalla coppa Uefa. Il Real ha fatto la stessa fine. La distanza dal Barcellona è incolmabile e l’eliminazione dalla Champions è venuta in maniera piuttosto brusca visti i 5 gol in due partite subiti dal Liverpool.

Per questo serve una rifondazione, che deve partire necessariamente dal prossimo mercato estivo. Cominciamo con gli spagnoli, che vista l’imminente elezione del presidente del club, promette già di spendere montagne di soldi. Si sa già che il sogno dei tifosi blancos è Cristiano Ronaldo, e vista la volontà del calciatore, potrebbe essere esaudito. Ma se Perez dovesse essere eletto, la tratta che collega Madrid e Milano sarebbe molto trafficata.

Da Adriano a Ronaldinho: i campioni derubati

La tecnica è sempre la stessa: si aspetta che il padrone di casa esca e poi ci si introduce nell’appartamento per far razzia di qualunque cosa valga la pena portar via. Facile la vita del ladro, specie se l’obiettivo del furto è un calciatore famoso, le cui tappe nel corso della giornata sono note a tutti, tanto da permattere di agire indisturbati.

Lo sa bene Adriano che lo scorso ottobre, al ritorno da una gara di campionato, trovò la sua villa svaligiata, proprio mentre lui giocava ed esultava per il gol ritrovato. E lo sa bene anche Ronaldinho, che non deve aver passato un felice Natale, visto che qualche giorno prima i topi di appartamento avevano violato la sua intimità casalinga, avendo almeno il buon cuore di lasciargli il Pallone d’Oro.

Che dire di poi di Mexes, privato dell’automobile con tanto di figlioletta a bordo? Eh si, essere ricchi e famosi non sempre conviene e nell’ultimo periodo lo hanno capito anche nella terra di Sua Maestà, dove i furti nelle ville dei campioni sono ormai quasi all’ordine del giorno.

Fantacalcio: crisi Roma, puntate sull’Inter

Si prospetta una giornata senza grosse difficoltà per la maggior parte delle squadre di serie A. Quasi tutte le assenze saranno quelle di lungo termine, con i calciatori infortunati da tanto tempo per cui si sono spesso trovate delle contromisure.

Sarà complicata la giornata però per due squadre in particolare. Una è abituata a questo, ed è la Roma, ancora alle prese con i capricci delle ginocchia di Totti, che si sono fermate di nuovo e non è detto che reggano per la gara contro l’Inter, ma anche con gli infortuni di Juan e Perrotta. L’altra è l’Atalanta, che dovrà affrontare un Chievo in ripresa senza i due suoi calciatori più importanti, Doni e Floccari, infortunati.

Platini: servono tre arbitri

Il gol di mano di Adriano fa ancora discutere a tre giorni dal derby milanese, vinto dai nerazzurri anche grazie a quell’episodio. La giustizia sportiva ha deciso di non condannare

Fantacalcio: niente record per Mutu

3 gol delle volte possono valere tanto. Stavolta però non è stato così. La bella tripletta dell’attaccante della Fiorentina è servita ad ottenere un solo punto per la sua squadra ed il miglior punteggio di giornata, ma non il migliore in assoluto. Probabilmente il romeno ha pagato un pò la prima ora di gioco in cui, insieme a tutti i suoi compagni, è stato un fantasma. E così il voto in pagella che gli è stato assegnato è stato 8, che con le tre reti lo porta a 17 punti.

Per il resto sono poche le sorprese. Troviamo il “piccolo” Frey, quello del Chievo, che entra per la seconda volta nella nostra top 11, confermando quanto di buono si dice su di lui; ma registriamo anche il ritorno, dopo tanto tempo, per Adriano, il cui gol di mano, al contrario del caso-Mutu, è servito per ottenere la vittoria nel derby e probabilmente dello scudetto, ma anche un posto nella formazione dei migliori.

Gol di mano: Adriano rischia 2 turni di stop

Minuto numero ventinove del derby milanese: la palla corre sulla fascia destra tra i piedi del resuscitato Maicon (che neppure doveva giocare), poi si stacca improvvisamente e finisce sulla testa di Adriano, solo davanti alla porta e in attesa del passaggio giusto per trafiggere Abbiati e riconquistare il titolo di Imperatore. Un colpo sporco, la palla finisce sul braccio del numero 10 e si insacca alle spalle del portiere, che prova a protestare, arrendendosi poi di fronte alla fermezza dell’arbitro.

Adriano ha chiuso gli occhi ed ha colpito. Il tocco è assolutamente involontario, ma se il gol fosse stato annullato, non avremmo certo gridato allo scandalo.

Parole di Mister Mourinho al termine di un derby spettacolare ed infuocato, che ha mortificato le residue speranze di gloria del Milan, lanciando l’Inter verso il terzo scudetto consecutivo vinto sul campo. Vero è che il tocco di mano c’è stato e non si può certo dire che sia stato ininfluente nell’economia della gara. Resta da stabilire se sia stato volontario o meno e, soprattutto, se larbitro Rosetti ha visto nel migliore dei modi la dinamica dell’azione. Intanto il caso finisce sul tavolo del giudice sportivo e l’attaccante interista rischia due giornate di squalifica.

Fantacalcio: giornata nerazzurra, i migliori sono dell’Atalanta e dell’Inter

Nella giornata in cui viene virtualmente consegnato lo scudetto all’Inter, il Fantacalcio si rianima. Una tripletta mancava da mesi, ed è Mutu il primo ad interrompere questo digiuno, proprio lui che quest’anno aveva trovato più difficoltà del solito ad andare in rete.

Finalmente i punteggi del Fantacalcio riprendono a crescere, ed è possibile grazie al fatto che, nonostante i gol siano stati pochini, hanno segnato quasi sempre quei calciatori più in voga nelle varie Fantaformazioni (oltre al romeno non dimentichiamoci dei vari Di Natale, Stankovic, Pato, Doni, ecc.), anche con un rigore parato che non guasta mai.

Ed ora chi fermerà la fuga dell’Inter?

Nove punti di vantaggio sulla Juventus, 11 sul Milan, 14 partite ancora da giocare: la matematica lascia ancora ampi margini a chi si ritrova costretto ad inseguire, ma a questo punto appare improbabile che qualcuno riesca a frapporsi tra l’inter e lo scudetto.

E l’improbabile diventa impossibile se i nerazzurri ripeteranno in futuro la prestazione di ieri sera, dando luogo per larghi tratti ad un gioco decisamente spettacolare. Uno spettacolo al quale ha contribuito anche l’altra metà della Milano calcistica, che però, nonostante l’alto livello tecnico messo in campo, ha dovuto alzare bandiera bianca.

E dire che il Milan ammirato nel primo tempo non ha certo sfigurato, facendo valere il talento delle sue tante stelle, ma l’Inter è squadra concreta e gli affondi di quei due lì davanti sono difficili da contenere. Ed allora ecco il tocco di testa-mano del ritrovato Imperatore ad aprire le porte alla festa nerazzurra quando il cronometro segnava il minuto 29.