Seedorf sempre più lontano dal Milan

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Dopo la conquista dello scudetto con sue giornate di anticipo sulla fine del campionato, in casa Milan è tempo di trattare i rinnovi dei contratti, specie quelli dei cosiddetti senatori. Una delle questioni più spinose è quella che riguarda Clarence Seedorf, chiamato ad accontentarsi di un ingaggio inferiore a quello percepito fino a questo momento o a scegliere di trasferirsi in Sudamerica, dove il Flamengo lo accoglierebbe a braccia aperte.

Nella giornata di oggi si doveva stabilire il futuro dell’olandese, ma alla fine della fiera le parti non si sono accordate, tanto che il giocatore non è così sicuro di vestire la maglia dei campioni d’Italia nella prossima stagione:

L’incontro di oggi è andato bene: non si sa se resto al Milan, però è stata una bella riunione, molto amichevole. Ci incontreremo la prossima settimana di nuovo perché vogliamo chiudere la stagione con un vittoria poi discuteremo. Andrà bene anche se non continuerà il nostro rapporto lavorativo. D’altronde i nostri rapporti sono sempre stati ottimi, il presidente ha sempre espresso affetto nei miei confronti e lo stesso ha fatto Galliani.

Milan, Mexes ufficializza: “sarò rossonero per i prossimi 4 anni”

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Lo sapevamo da mesi, ma solo oggi arriva l’ufficializzazione da parte del giocatore stesso: Mexes sarà un giocatore del Milan per le prossime quattro stagioni. Dopo la conferma di Galliani di qualche giorno fa, che annunciava l’arrivo del francese insieme all’ex dell’Olympique Marsiglia Taiwo, ora è lo stesso difensore che, a France Football, ha annunciato di aver firmato per i rossoneri.

Secondo quanto riportato dal quotidiano francese, Mexes aveva aperto una trattativa con il Milan sin da 3 stagioni fa, tanto che sia nella scorsa estate che a gennaio aveva chiesto alla società di essere venduto. Ma siccome il pensiero all’epoca era tutt’altro, e cioè vendere il club, si è preferito perderlo a parametro zero piuttosto che lasciarlo partire subito, con una chiara perdita di qualità nella rosa che stava passando di mano.

La Lega Calcio si spacca, le 5 grandi pronte all’espatrio

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Grandi contro piccole. Il mondo del calcio nostrano si è sempre diviso tra i pesci grossi, spesso coalizzati, e quelli piccoli, che cercano di contrastarne il potere. Il motivo del contendere questa volta è la ripartizione dei diritti televisivi e la richiesta di affidare a tre agenzie demoscopiche i sondaggi per valutare i bacini di utenza. La richiesta viene dalle piccole società, ma non trova l’appoggio delle grandi (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli) e così si finisce per decidere per alzata di mano, con le le cinque grandi a dire no e Parma, Sampdoria, Udinese, Palermo e Catania a propendere per il sì. Cinque a cinque dunque.

Ma il castello rischia di crollare di fronte alla presa di posizione del presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, che con il suo voto favorevole ha dato ragione alle cosiddette piccole del calcio italiano, rendendo quindi attuabile la delibera dell’assemblea che assegna i sondaggi per definire i bacini di utenza.

Leonardo non farà il dirigente

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Settimana di fuoco per mister Leonardo, che in pochi giorni ha visto allontanarsi due obiettivi che sembravano alla portata della sua Inter. La sconfitta nel derby e ancor più la batosta casalinga rimediata contro lo Schalcke 04 bruciano sulle pelle dell’allenatore, che ora cerca di sdrammatizzare affidandosi ad una battuta:

A volte ho ancora una visione da dirigente anche nei miei confronti e a volte mi caccerei… Ma è solo una battuta.  Dopo la sconfitta con lo Schalke, il presidente è stato molto bravo: io da dirigente non sarei stato così.

Botta e risposta Galliani-Prandelli

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Caso diplomatico sulla rotta Milan-nazionale, a causa della dichiarazione di Prandelli sulle proprie preferenze sulla vittoria finale del campionato italiano. “Tifo Napoli” aveva detto il ct azzurro. Una frase innocente, detta forse per simpatia verso una realtà non attrezzata come le cosiddette “grandi” o addirittura non detta. Fatto sta che in casa Milan non hanno apprezzato la dichiarazione di simpatia di Prandelli, se è vero che oggi Adriano Galliani ha telefonato ad Abete per esprimere la propria contrarietà:

Sono dispiaciuto e sorpreso. Il tecnico della nazionale non può tifare per nessuno.

O forse può tifare, ma non può dirlo apertamente, come avrebbe fatto il nostro ct. Intanto però arriva la risposta del diretto interessato, che cerca di spiegare la sua uscita di ieri.

Milan: l’infortunio di Mexes sconvolge i piani, in lizza Cahill e Astori

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L’infortunio di Philippe Mexes ha mandato all’aria mesi (per non dire anni) di trattative tra Galliani e il giocatore. Quando ormai sembrava fatta per i rossoneri, con il contratto del difensore che non veniva rinnovato e la sua volontà di lasciare Roma, ecco che arriva l’infortunio che mischia di nuovo le carte in tavola.

I rossoneri infatti, qualora dovessero ingaggiare il difensore francese, non potranno schierarlo prima di settembre/ottobre, ma trattandosi di un infortunio serio, c’è il rischio che non sia completamente guarito nemmeno nei mesi successivi. Le ricadute poi sono frequenti quando si tratta di legamenti, e per questo potrebbero ripensarci.

Milan, Kakà potrebbe ritornare

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Un clamoroso scoop potrebbe essere stato annunciato, tra le righe, da Bosco Leite, padre-procuratore di Kakà. Ieri sera infatti era a San Siro durante Milan-Napoli, e l’occasione è stata propizia per poter parlare con Galliani ed avviare un discorso che ai nostalgici milanisti potrebbe piacere molto.

Da quanto si dice su Milan Channel, pare che non sia tanto il Milan a muoversi verso Kakà, ma è il brasiliano a chiedere di tornare, dato che a Madrid non si è mai espresso molto bene a causa prima degli infortuni e poi del cattivo rapporto con Mourinho.

Milan ad un passo da Mexes

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L’annuncio ormai viene rimandato da un paio d’anni, cioè da quando Galliani ha messo gli occhi su uno dei migliori centrali del calcio italiano, e si sapeva che prima o poi sarebbe finita così. Philippe Mexes è sempre stato a metà tra Roma e Milano, ma ora che i Sensi, con cui è legatissimo, cominciano a defilarsi, lasciando la società in mano agli americani, può definitivamente staccare il “cordone ombelicale” dalla società giallorossa e trasferirsi al Milan.

Il suo contratto è in scadenza, lui ha tentato di rinnovarlo alle sue condizioni, ma visti i problemi economici della società, non si poteva concedere un grosso ingaggio ad un difensore di 29 anni. Così dall’Inghilterra, dove stanno osservando il francese perché finito nel mirino dell’Arsenal, avvertono: l’accordo è stato trovato con il Milan.

Milan: Barcellona e Chelsea dietro il mancato rinnovo di Pirlo?

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La volontà del Milan, si sa, è svecchiare la squadra, e così saranno molti i senatori che partiranno a fine stagione. Tra questi potrebbe esserci anche Pirlo, uno su cui ufficialmente i rossoneri puntano ancora, almeno finché Flamini o Van Bommel non dimostreranno di poterlo sostituire a dovere. Ma intanto, visto che non sembra più così fondamentale com’era una volta, la sua avventura a Milanello potrebbe finire dopo 10 anni e circa 300 partite.

La sua priorità è quella di rinnovare con il Milan il contratto in scadenza a fine campionato, ma siccome finora Galliani ha temporeggiato, dall’entourage del calciatore cominciano a trapelare indiscrezioni che potrebbero non far piacere ai tifosi milanisti: aspetterà fino a marzo, poi si guarderà intorno.

Milan, passo indietro su Ziegler, ora si punta Grosso

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Sembrava fatta, ed invece ancora una volta il braccino corto di Galliani potrebbe aver compromesso la trattativa tra Milan e Sampdoria per Reto Ziegler. I doriani non potevano chiedere molto per lo svizzero, dato che a fine stagione va via a parametro zero, e così la prima proposta fu di 3,5 milioni per farlo partire a gennaio. Il Milan ha tirato sul prezzo, portandolo fino a 3 milioni.

Tutto fatto? Fino a ieri sembra di sì, ma al momento della stipula del contratto, i rossoneri hanno tentato l’azzardo: 2,5 milioni. A quel punto Garrone, che vede partire un calciatore che in condizioni normali varrebbe almeno 7-8 milioni di euro, ha detto di no: o 3 milioni o nulla, e Galliani ha momentaneamente congelato la trattativa.

Milan: si puntano Criscito e Lazzari

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Il calciomercato del Milan non è ancora concluso, e Galliani ha ammesso di voler ingaggiare “un Cassano per la difesa ed uno per il centrocampo”. Ciò significa che vuol prendere calciatori di talento che vogliono cambiar casacca e che potrebbero venir via ad un prezzo inferiore del loro reale valore.

I nomi in agenda sono tanti, ma in cima ci sono Criscito per la difesa e Lazzari per il centrocampo. Sul genoano la Juventus ha tentato molte volte di convincere Preziosi a trattare, ma ha sempre ricevuto porte in faccia, mentre i migliori rapporti tra il patron dei Grifoni e Galliani hanno fatto in modo che almeno la trattativa si potesse aprire. Le cifre che circolano oggi sembrano un po’ al ribasso. Il Corriere dello Sport riporta un possibile prestito gratuito a gennaio con diritto di riscatto a giugno per 10 milioni, ma pare difficile che il Genoa possa perdere gratis un difensore così importante, dopo aver lasciato andare anche Ranocchia, tra l’altro a meno di quanto lo valutava la scorsa estate, e cioè 15 milioni di euro, sapendo che lo Zenit li pagherebbe fino all’ultimo centesimo. Probabilmente in ballo ci sarà qualche comproprietà o qualche contropartita tecnica che ancora non si conosce.