Lite e colpi bassi tra Juventus e Milan

Due società di alto livello non possono restare amiche per sempre. E’ quello che ormai si penserà nelle sedi della Juventus e del Milan dopo le ultime calde ore di calciomercato. Il campionato ancora non è finito che, oltre a muoversi per acquistare giocatori, i dirigenti cominciano anche a litigare.

E’ il caso che i famosi dispetti da mercato comincino a prendere vita, anche se con qualche mese d’anticipo. Il primo colpo basso, sembra, l’abbia tirato la Juve, domenica scorsa, quando il ds Secco si è incontrato con Cavalleri, agente di Marco Borriello. La punta genoana è in comproprietà tra la sua attuale squadra e il Milan, e l’etica vuole che bisogna avere l’avvallo delle due società per contrattare con il giocatore stesso.

Calciomercato o Fantacalcio? Ronaldo in Giappone e Ibra ai Galacticos

Ieri abbiamo parlato del mercato faraonico che aspetta la Juve, ma grossi cambiamenti ci potrebbero essere anche per altre squadre, e non solo in Italia.
Ma la vera notizia è che l’Inter pigliatutto di due anni fa, in cui girava per l’Europa a prendere tutti i calciatori che voleva, la prossima estate potrebbe diventare il supermercato preferito dei grandi club europei.

Primo fra tutti il Real Madrid. Sfumato il sogno Cristiano Ronaldo, che il Manchester non vuol cedere neanche per 120 milioni di euro, sembrerebbe che Mijatovic si stia facendo vivo con il club nerazzurro per chiedere informazioni su Ibrahimovic. E l’assegno che ha portato con se sembra avere tanti zeri: 70 milioni per l’Inter e 12 all’anno per Ibra, cifre da far vergognare anche lo stesso Ronaldo. Altra punta, altra corsa. Stavolta è il Chelsea a mettere gli occhi su uno dei gioielli di Moratti. Abramovich infatti sembra molto interessato all’acquisto di Balotelli, per continuare la campagna acquisti verde per il prossimo anno. L’offerta iniziale è di 10 milioni di sterline, ma potrebbe aumentare a breve.

Abramovich fa la lista della spesa

Negli ultimi 5 o 6 anni quando si pensava ad un giocatore che dovesse cambiar maglia per un grosso quantitativo di denaro, si pensava subito al Chelsea. Da quando Abramovich ha preso in mano la squadra londinese ha speso centinaia di milioni per acquistare i più forti calciatori da ogni angolo del mondo. Ma non sempre essi si sono rivelati utili alla causa. Anzi, delle volte si sono rivelati anche dannosi (vedi Sheva).

E allora il presidente russo, poco abituato alle sconfitte, dopo le numerose umiliazioni subite negli ultimi tempi (sconfitta in finale di coppa di lega contro il Tottenham ed eliminazione da parte del Barnsley dalla Fa Cup), ha deciso di invertire la tendenza. Mezza squadra sul mercato, per un valore stimato intorno agli 80 milioni di euro.
Non è impazzito il boss di Gazprom, ma ha intenzione di rifondare la squadra, mandando via i giocatori scontenti per fare cassa (termine per lui nuovo) ed acquistare giovani motivati.

Ronie ammette: il suo ritorno sarà difficile

Ce lo aspettavamo un po’ tutti, era prevedibile, ma sentirlo dire dalla bocca del diretto interessato fa impressione. Ronaldo ha espresso il proprio stato d’animo, ha confermato che esiste la concreta possibilità di un suo addio al calcio. Troppo grave l’infortunio, troppo lunghi i tempi di recupero e troppi gli anni del “Fenomeno” per uscirne fuori e ritornare quello di un tempo. Le sue parole sono duri colpi per le orecchie ed i cuori di chi tifa per lui da anni, di chi lo stima per la sua classe e le sue giocate, indipendentemente dalle varie maglie che ha indossato. Non ha escluso totalmente la possibilità di un ritorno sui campi di gioco, spiegando che tutto dipenderà dalla risposta che gli darà il corpo alla fine della riabilitazione.

Sheva ha voglia di Milan!

E’ triste Shevchenko, triste e nostalgico. Mercoledì sera è andato all’Emirates per assistere all’andata degli ottavi di finale di Champions League tra Arsenal e Milan, ma soprattutto per riabbracciare i suoi ex compagni. Dice che è stato bello rivederli tutti, e se prima c’era il sospetto, ora c’è la certezza: tornerebbe a Milano di corsa. Ha affermato d’aver trovato lo stesso clima, lo stesso ambiente che tanto gli piaceva e che non c’è al Chelsea, già in estate si parlava di un suo possibile ritorno che adesso sembra tutt’altro che improbabile. Adriano Galliani e Silvio Berlusconi lo prenderebbero subito, e lui non se lo farebbe ripetere due volte, mettiamoci anche che a Londra non ha mai espresso le sue immense capacità e l’affare sembra già fatto. Sheva segue il Milan ogni volta che può, e si è espresso riguardo la posizione della squadra nella Serie A.

Deferiti Inter e Milan per plusvalenze false

Ormai è destino, il calcio si gioca più negli uffici che sul campo. Dopo lo scandalo scommesse, calciopoli, fidejussioni false, e adesso errori arbitrali a senso unico, si aggiunge un nuovo capitolo alle inchieste giudiziarie del calcio di casa nostra.
La settimana scorsa Galliani e Moratti furono prosciolti dall’accusa di aver falsificato i bilanci delle stagioni 2003 e 2004 (senza i quali non potevano nemmeno iscriversi al campionato), perchè il fatto non costituisce più reato.

A distanza di una settimana, quando ancora non sono finiti i festeggiamenti, ecco notificare una nuova accusa ai dirigenti delle milanesi: deferimento per le plusvalenze.
I fatti si riferiscono ai bilanci che andavano dal giugno 2003 al marzo 2005 “per aver sottoscritto alcuni contratti di cessioni dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione delle medesime prestazioni sportive” si legge sulla motivazione. Le plusvalenze sono state considerate “fittizie” dal procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi, che minaccia forti ammende e diffide per i diretti interessati, e cioè Adriano Galliani per la violazione dell’articolo 1 sulla lealtà sportiva, il Milan e l’Inter, per responsabilità diretta, e altri quattro dirigenti o ex dirigenti nerazzurri (tra cui anche Lele Oriali).

Da Tardelli a Rozzi: la scaramanzia nel calcio

Corna e cornetti, ferri di cavallo ed amuleti di ogni genere: non siamo al festival anti-jella, ma in qualunque spogliatoio di calcio che si rispetti. O credevate forse che le partite si vincano solo comprando fior di giocatori?

E allora chiedetelo ai vari protagonisti della domenica, che si esibiscono in veri e propri riti scaramantici per attirare la buona sorte. Nessuno ne parla, ma basta osservare calciatori, allenatori e persino presidenti, per rendersi conto che certi gesti ripetuti all’infinito altro non sono che pura superstizione.

Dalla barba incolta di Amadei, alla scarpa sinistra di Zambrotta infilata sempre per prima, dall’abitudine di Sivori e Maradona di dirigersi palla al piede verso la porta, prima dell’inizio della partita, per poi calciare senza portiere, ai due fili d’erba strappati e poi masticati da Nicola Caccia: sono solo alcuni dei riti che i calciatori non dimenticherebbero mai di compiere.