Prandelli “Adesso potete fare anche senza di me”

Martedì mattina, l’autobus è già pronto, Frey c’è, Vargas c’è, Comotto c’è, Pazzini c’è, ma manca qualcuno. Prandelli non vuol partire senza Mutu, ma dopo una breve attesa arriva Corvino che gli dice all’orecchio: “Adrian non viene, in questo momento è a Roma“. Il volto dell’allenatore cambia, dalla solita pacata serenità comincia a diventare sempre più scuro ed è meglio lasciarlo sbollire.

In ritiro il romeno non ci sarà, ma non ci vorrebbe essere nemmeno Prandelli, portato a forza a pranzo con la squadra dove nessuno osa rivolgergli la parola. Ci prova un intrepido giornalista dopo qualche ora che gli dice: “l’importante è che resti tu”, e la risposta seccata è stata: “si fa anche senza di me“.

Shevchenko: il più grande flop della Premier!

In Italia c’è il Bidone d’Oro, premio assegnato ogni anno al giocatore che si è particolarmente distinto per la sua incapacità tecnica, facendo rimpiangere al presidente di turno i soldi spesi per il suo acquisto. L’ultima edizione ha visto prevalere un tris di brasiliani, Adriano (vincitore per il secondo anno consecutivo), Dida e Ronaldo, particolarmente abili ad attirare su di sé cori del tipo “andate a lavorare!”.

Non sappiamo come negli stadi inglesi venga tradotto questo messaggio, ma tutto il mondo è paese, ed anche nella terra della Regina Elisabetta ne sanno qualcosa di bidoni pagati a peso d’oro. Perché quindi non stilare una classifica dei più grandi flop negli ultimi 10 anni di Premier?

Ci ha pensato il Sun che ha messo sui due piatti della bilancia i soldi spesi ed il rendimento dei vari campioni rivelatisi poi dei totali fallimenti. La palma del “migliore” va ad Andriy Shevchenko, al Chelsea da un paio di stagioni, nelle quali è riuscito a collezionare 49 presenze e 9 gol.

Calciomercato in fermento, le ultime novità su C. Ronaldo e Lampard

Nelle ultime 24 ore è successo veramente di tutto in sede di calciomercato. Le squadre attive in Italia sono state due, le solite spendaccione, mentre in campo internazionale indovinate un pò. Ovviamente è Cristiano Ronaldo, che se non si parla almeno una volta al giorno di lui non è contento.

E’ inutile fare un riassunto delle puntate precedenti della telenovela che vede coinvolto il calciatore portoghese, altrimenti rischieremmo di annoiarvi, anche perchè è ormai nota a tutti la diatriba tra il Manchester United che lo vuole trattenere e il Real Madrid che sta facendo di tutto per portarlo in Spagna. La novità è che (pare) il presidente Calderon, l’uomo che già un mese fa dichiarava ai giornali di aver acquistato Ronaldo, si sia ritirato dalla trattativa. Ci credete?

Aria di bufera a Firenze, cielo sereno a Genova

Giornata di presentazione dei neoacquisti ieri per Genoa e Fiorentina. Le due squadre regine del mercato di serie A hanno fatto conoscere al proprio pubblico i nuovi arrivati, e non per tutti c’è stata una bella accoglienza. Anzi, a dire il vero in alcune società cominciano già a serpeggiare i primi malumori.

Le presentazioni ufficiali sono state quelle di Palladino per il Genoa e di Vargas e Comotto per la Fiorentina, con un appendice, purtroppo spiacevole, su Zauri, ancora non ufficialmente acquistato. I tifosi viola si ricordano ancora quell’episodio di 3 anni fa, quando il difensore laziale, durante una partita contro i viola, respinse sulla linea di porta un gol già fatto per i viola. Nulla di strano, se non che lo fece con una mano che vide tutto lo stadio, tranne l’arbitro.

Adrian Mutu: tante maglie, un solo talento

Ad Europeo concluso, riparte la nostra rubrica dedicata ai numeri 10, anche se la lista dei nomi si va via via assottigliando, a causa dell’ormai consolidata abitudine di indossare maglie con numeri “personalizzati”, sempre più lontani dalle care casacche numerate dall’1 all’11.

Qualcuno però ancora non riesce a resitere alla tentazione di indossare il numero che fu dei grandi campioni come Pelè o Maradona, Platini o Zico, nella speranza di emularne le gesta.

Tra questi Adrian Mutu, fantasista della Fiorentina e della nazionale rumena, affezionato al numero che in patria fu di un altro grande campione, forse il miglior rumeno del secolo, George Hagi.

11 punte per me, posson bastare

E’ tempo di fare una Roma con i fiocchi, che possa puntare seriamente a scudetto e Champions League. Ma senza punte, si sa, non si va da nessuna parte. Vucinic da solo non può far miracoli, Totti ormai passa più tempo in infermieria che sul campo, e i 32 anni cominciano a farsi sentire. Esposito non è affidabile, Giuly non è una prima punta, e anzi Spalletti lo fa giocare quasi da centrocampista, Mancini a giorni cambierà maglia. Pare insomma che la Roma abbia urgente bisogno di una punta. Una vera, stavolta.

Una di quelle alla Batistuta, che ormai mancano nella capitale da troppo tempo. Si sperava nel talento di Okaka, destinato ad essere come Balotelli, ma che quest’anno in serie B ha dimostrato di avere ancora molta strada da fare. E così Spalletti si è stancato di aspettare e ha presentato al direttore sportivo Pradè la sua lista di attaccanti, 11 per la precisione, sperando che almeno uno di essi il prossimo anno vesta la maglia giallorossa.

Clamoroso: quasi fatta per Stankovic alla Juve

E’ ancora il calciomercato a tenere banco in questo fine settimana, più degli Europei. A sole 24 ore dalle notizie che vi abbiamo dato per quanto riguarda la campagna acquisti delle grandi, ecco spuntare altre eclatanti novità, destinate ancora una volta a far discutere.

La più grossa potrebbe essere quella sparata da Dejan Stankovic: “Firmo per la Juve e vendicherò Mancini contro l’Inter”. A larghe linee è questo il pensiero del centrocampista serbo, uno dei pochi amici che Mancini aveva ancora nell’Inter, e che naturalmente non rientra nei piani di Mourinho, che sta facendo di tutto per svenderlo.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.

Grazie Olanda!

Alla fine Van Basten ha mantenuto la promessa, partita vera doveva essere e partita vera è stata. E come nella mente dei tifosi più ottimisti, alla vittoria degli olandesi è seguita quella dell’Italia. Insomma, meglio di così non poteva andare.

Le gare si concludono entrambe sul 2-0, in favore degli azzurri contro una Francia in partita per solo 24 minuti, e per gli oranje, contro una Romania troppo convinta della facilità di passare il turno.

Euro 2008: la Fiorentina è a caccia di talenti

Solitamente in questa rubrica è dedicata ai volti nuovi da proporre all’attenzione di club disposti a scommettere su giovani di talento. Ma di fronte ad una vetrina internazione come l’Europeo, non potevamo perdere l’occasione di segnalare alcuni giocatori, giovani o meno giovani, che potrebbero far comodo ad alcune squadre.

In realtà tutti (o quasi) i nomi che andremo a proporvi fanno parte della lista presentata da Prandelli alla dirigenza viola, anche se è ovvio che alla fine bisognerà fare una selezione e vedere chi in realtà può far comodo e chi no.

Per quanto riguarda il portiere, molto dipenderà da Frey e dalla sua volontà di giocarsi le chances europee, partendo dai preliminari di Champions League. In realtà già da un po’ di tempo non si sente parlare della presunta trattativa con il Bayern Monaco, a dimostrazione del fatto che il francese avrebbe intenzione di restare dov’è. Nel caso però si rendesse necessaria una sua sostituzione, la Fiorentina sta sondando il terreno per Igor Akinfeev, numero uno della Russia. Dati per possibili anche due ritorni di fiamma, Alex Manninger e Bogdan Lobont, ma solo come dodicesimi.

Olanda-Romania, su chi scommettete?

C’era una volta in cui i campioni del mondo erano i favoriti, o quasi, del campionato Europeo. Ad inizio torneo la quotazione della nostra nazionale come probabile vincente era di 6, appena meno favorita della Germania, che a differenza nostra aveva un cammino molto più semplice, e come il Portogallo.

A distanza di 10 giorni tutto è cambiato. La vittoria degli Europei per l’Italia ora è quotata a 16 (fonte Snai), mentre la favorita è l’Olanda, a 4,25. Ma a colpire sono le quotazioni per le partite di stasera. Se infatti Italia e Francia sono viste più o meno come forti uguali dalle agenzie di scommesse, qualche dubbio viene guardando l’altra quotazione, quella di Olanda-Romania.

Italia bella, sfortunata e penalizzata?

Bella Italia, si è detto a conclusione della gara contro la Romania. Bella e sfortunata per il gran numero di palle-gol create e sbagliate o vanificate dalla prestazione superlativa di Lobont. Bella, sfortunata e penalizzata oltremisura da un arbitraggio a sfavore, ha aggiunto qualcun altro, in riferimento al gol annullato a Toni ed al rigore accordato alla Romania per un fallo di Panucci a pochi minuti dal termine.

Mi sia concesso di esprimere la mia opinione al di là del cuore che batte per l’azzurro e per quella vena di “nazionalismo estremo” che scatta in ciascuno di noi allorché gioca la nostra Italia.

Niente da dire sulla bellezza del gioco espresso, sia in assoluto, sia se confrontato con la magra figura rimediata contro l’Olanda. Sul discorso sfortuna comincio già ad avanzare qualche dubbio, mentre sull’arbitraggio a sfavore ho solo poche parole: smettiamola con il vittimismo!

Olanda, che spettacolo!

La squadra di Van Basten concede il bis. Dopo il 3-0 alla nostra Italia, anche i vicecampioni del mondo affondano sotto i colpi degli oranje. 4-1 è il risultato finale, ad una Francia che non ha mai dato l’impressione della solidità, e che adesso rischia seriamente di uscire dagli Europei, forse anche più dell’Italia.

Nel pomeriggio intanto gli azzurri si fanno fermare da una buona Romania, ma anche da uno sciagurato arbitraggio, sull’1-1, e adesso devono sperare nella correttezza degli olandesi che, nel caso in cui si facessero battere dalla Romania nell’ultima giornata, farebbero qualificare la formazione di Mutu e Chivu, eliminando in un sol colpo le due finaliste di Germania 2006.