Roma, il piano degli americani: Ancelotti in panchina e grandi acquisti

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Manca solo l’ufficialità, ma ormai appare certo che la Roma passerà a breve in mano agli americani. L’offerta, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 120 milioni di euro complessivi, sembra l’unica concreta, anche perché gli arabi si sono volatilizzati ed Angelucci, nonostante la volontà di molti di lasciare la squadra ad un presidente italiano, non sembra poter competere con la cordata a stelle e strisce.

Secondo le ultime indiscrezioni entro 2-3 settimane dovrebbe venire tutto formalizzato, e così cominciano a trapelare le prime linee guida della Roma che sarà dalla stagione 2011/2012. In primis, il cambio di panchina. Di Benedetto aveva già affermato che alla guida della sua squadra voleva un nome altisonante, e nella cerchia ristretta delle opzioni, il più probabile è quello di Ancelotti, un passato a difendere il centrocampo giallorosso, e che sembra sempre più alla fine della sua avventura al Chelsea.

Francesco Angelini verso l’acquisto della Roma?

A tre giorni dal derby numero 131 della Capitale, rimbalzano voci confortanti per i tifosi giallorossi, finora non ripagati completamente per la passione dimostrata alla squadra. Un grande nome si è fatto avanti riguardo all’acquisto della società e, sebbene per ora si tratti solo di ipotesi, la notizia ha donato all’intero ambiente una sorta di rinnovata fiducia intorno ad un club che, specie in campionato, sta soffrendo come non mai.

Parliamo di Francesco Angelini, un imprenditore romano con la Roma nel cuore, noto per essere il Presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Angelini non ha nascosto l’interesse per la società giallorossa, ammettendo apertamente che il matrimonio potrebbe pure celebrarsi, a patto che qualcuno si presenti con un progetto serio:

Qualche sondaggio in passato l’ho fatto per prendere la Roma. Io sono così tifoso che avverto il dovere sociale di mettere le mie risorse a disposizione della Roma. Ma sarebbe un problema per me se un investimento nel calcio mi costringesse a ridurre le mie attività e a licenziare i miei dipendenti. Certo, se dei professionisti seri mi sottoponessero un progetto pluriennale molto dettagliato potrei pensarci.