Diciamolo pure. Senza lo Special One per i mass media sarebbe molto più difficile riempire i loro spazi. Anche se a volte finisce per essere un po’ ripetitivo. Come in questa occasione, in cui si impegna in suo classico, la lotta tra José Mourinho e il resto del mondo – per commentare le due giornate di squalifica che l’UEFA gli ha rifilato dopo i rossi pilotati nella partita di Champions contro l’Ajax.
Si parte da lontano:
Mia nonna è morta molti anni fa, ma ricordo tante cose che mi diceva quand’ero piccolo: una era che se la gente ti invidia devi essere felice e non preoccupato. A me succede esattamente questo.
Ma l’obiettivo è sempre quello, lo Special One deve superare ostacoli molto più grandi dei comuni mortali:
C’è un regolamento per Josè Mourinho ed uno per gli altri allenatori. Ciò che possono fare loro a me non è permesso. La sanzione nei miei confronti è storica.
E ancora:
Io non posso uscire dall’area tecnica e altri sì. Io non posso raccogliere un pallone destinato a un avversario e altri sì. Io non posso parlare al quarto arbitro e altri sì. Tutte queste per me sono medaglie, va bene così.
Non gli viene in mente, nemmeno per un attimo, che tutto questo succede per i suoi atteggiamenti, e che quindi sarebbe ora di cambiarli:
Io sono io, nel bene e nel male. Uno non può cambiare la propria identità, e deve restarle fedele: io la penso così.
Lo Special One infine accetta di ritornare sulla cinquina presa con il Barcellona, con un commento stranamente molto zen:
Il calcio è così: se io ho fatto 3-4 gol al Barcellona in passato può succedere che loro me ne facciano cinque. Loro sono stati con le orecchie bassissime dopo l’eliminazione dalla Champions, ora le hanno rialzate. Se uno fa parte per molti anni del mondo del calcio, è normale non vinca sempre: il calcio è un boomerang, va e torna.
OMG 3 Dicembre 2010 il 21:56
Premettendo che Mourinho è un pirla………..
Questa squalifica è assurda, è una cosa che hanno sempre fatto tutti, non capisco perchè lo abbiano squalificato… forse perchè è stato talmente stupido da trasformare il tutto in una pantomima giusto per fare lo Special Five.
Marco Mancini 4 Dicembre 2010 il 10:16
sì, il motivo è stato proprio questo, l’ha fatta davvero sporca. Una cosa è che un giocatore si fa ammonire volontariamente, un’altra è che si vede l’allenatore che dice qualcosa al portiere in seconda con la mano davanti alla bocca, questo che fa tutto il giro del campo per andare ad avvisare i giocatori, e questi che fanno scenate così plateali! Si potrebbe definire una “mourinhata”!