Siamo abituati a pensare che il nostro calcio stia attraversando una grossa crisi: i litigi tra i club per la ripartizione dei diritti tv, il nuovo contratto tra calciatori e Lega che non viene firmato, il nuovo calcioscommesse, i debiti.
Tutto vero, ma anche gli altri campionati non se la passano bene. Persino la Liga, che negli ultimi anni viene vista come un modello per i successi targati Barcellona, e le sue stelle – in primis il duo Cristiano Ronaldo e Lionel Messi – se la passa male.
Lo racconta il quotidiano Marca. Il movimento è dominato sia finanziaramente che sportivamente da Real Madrid e Barcellona, ma dietro di loro quasi tutti i club hanno difficoltà finanziarie.
I club della serie A spagnola hanno complessivamente quattro miliardi di euro di debiti – uno solo se lo dividono il Barça e i Galacticos -, con alcuni club più in difficoltà: Hercules, Saragozza, Rayo Vallecano, Betis Siviglia, Granada e Maiorca.
Complessivamente tra serie A e B ci sono ventuno squadre che hanno dovuto ricorrere alla Ley Concursal. In questo modo hanno potuto sospendere i loro pagamenti senza essere formalmente dichiarati falliti – e senza subire penalizzazioni in classifica.
C’è da aggiungere poi che più di trecento calciatori hanno denunciato che le loro società sono in ritardo nel pagamento dei loro stipendi, e per questo il loro sindacato sta minacciando un blocco del campionato – in altre parole uno sciopero – se la questione non sarà regolarizzata entro l’inizio del prossimo campionato.
A causa della crisi poi, i club spagnoli non possono più avere aiuti dagli enti locali – come avveniva in passato. L’impressione è che, non solo in Italia, il calcio debba sgonfiarsi un po’ e che sia vissuto per anni al di sopra delle sue possibilità.
Le norme Uefa sul fair play finanziario potrebbero quindi diventare un occasione per riportare tutto a dimensioni più normali. Vedremo se verrà colta questa occasione.