Stavolta le scommesse non sembrano c’entrare nulla, ma come spesso accade nelle partite di fine campionato in cui ad una squadra serve vincere e all’altra no, pare ci siano delle partite truccate venute a galla durante gli interrogatori. Ad essere coinvolto maggiormente è il Siena, a proposito del campionato scorso, quando nelle ultime giornate si sarebbe messo d’accordo per combinare alcune partite.
Sotto accusa è finita in particolare Siena-Albinoleffe, con la partita regalata agli avversari che lottavano per la salvezza, mentre i toscani erano già in Serie A. Secondo i calciatori che hanno deciso di collaborare, Carobbio e Passoni, il risultato era già deciso prima della gara, ed ovviamente, anche se non ci sono scommesse di mezzo, certamente è un illecito sportivo. Per questo vengono coinvolti nell’inchiesta i dirigenti bianconeri Giorgio Perinetti (già citato in occasione dei suoi trascorsi baresi), Daniele Faggiano, Cristian Stellini ed il difensore Vitiello. Discorso simile si potrebbe fare anche per Siena-Novara, ma i calciatori finora sentiti hanno negato tutto.
LE SCOMMESSE – Ritornando invece sul caso scommesse, ieri è stata la volta di Bellavista, ex capitano del Bari, accusato di avere combinato alcuni incontri tra gli zingari ed i suoi ex compagni, anche se all’epoca dei fatti lui non giocava più per i biancorossi. Secondo la versione di Bellavista, lui non si sarebbe mai messo a disposizione degli zingari, i quali vedendo che non era utile al loro scopo, si sarebbero rivolti a Carobbio e Masiello.
Un coinvolgimento netto dell’ex centrocampista sembrava esserci su Udinese-Bari dell’anno precedente, finita 3-3, su cui ovviamente lui si dichiara estraneo, ma siccome per il ristoratore Nicola De Tullio, uno degli uomini chiave del giro di scommesse, la puntata era sul pareggio, ora tra gli inquirenti aleggia il sospetto che anche in casa friulana ci fosse qualche giocatore d’accordo per chiudere la gara in parità. Il mistero si infittisce.
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