Posticipo della ventinovesima giornata di serie B.
Stadio Olimpico, Torino:
Torino-Atalanta 1-2
Reti: 11′ pt Antenucci (T), 12′ st Peluso (A), 49′ st Bonaventura (A)
La sfida tra due ex grandi che sono state ridimensionate da rispettive vicissitudini societarie ed errori strategici: il mercato, investimenti sbagliati, eccessiva foga nel prendere decisioni importanti, scarsa lungimiranza. E’ un attimo, a volte, e ci si ritrova in cadetteria quasi fosse un purgatorio. Il guaio è che, trascinando dietro un blasone significativo, la fretta di risalire la china aumenta ulteriormente e le pressioni arrivano dappertutto: tifosi, addetti ai lavori, società.
A un quarto dalle sentenze stagionali, la graduatoria di Torino e Atalanta evidenzia una realtà complessa in casa granata, con Bianchi e compagni ancora in bilico tra un campionato anonimo e una stagione da incorniciare mentre incorona quanto finora fatto dagli orobici, capaci di andare oltre le previsioni e tenere testa allo squadrone del Siena. Per i nerazzurri il sogno non più impossibile è quello di agguantare la promozione diretta senza passare per i play off, i padroni di casa hanno invece necessità di accumulare punti per migliorare una graduatoria non felice.
Moduli speculari, due 4-4-2 con Lerda che piazza a ridosso del duo offensivo – Bianchi-Antenucci – un poker di mediani capaci di costruire gioco: Lazarevic, Budel, De Feudis, Sgrigna. La replica di Colantuono, che lascia fuori sia Marilungo che Ruopolo, è quella di affidare l’attacco a Tiribocchi e Bjelanovic con i quattro in mediana che sono Padoin, Carmona, Delvecchio e Doni.
Si comincia a ritmi sostenuti con i locali parecchio motivati e gli ospiti pronti in fase di copertura: al primo, vero affondo passa il Torino. E’ l’11’ quando un rimpallo favorisce Antenucci che, libero in area avversaria, ha la prontezza di vanificare l’intervento di Consigli il quale, oltre a subire la rete, perde l’imbattibilità che durava da 566′. Strada in discesa? Non fosse il Torino, chiunque avrebbe anche potuto pensarlo. Invece, il tempo di riprendere a giocare e l’Atalanta trova il pareggio immediato con Peluso. Mischia in area, la risolve Peluso con un esterno sinistro su cui Rubinho non può nulla.
Nei minuti successivi è soprattutto Torino: prima Budel costringe Consigli a un intervento in tuffo, poi Antenucci conclude dal limite e crea scompiglio in area avversaria con Peluso pronto a mettere una pezza provvidenziale. Al 23′ reazione Atalanta: traversone basso da destra di Raimondi, Bjelanovic non riesce a deviare verso la porta e per Rubinho l’intervento è semplice.
Nella ripresa si ricomincia con una occasione per parte: prima una punizione dalla trequarti mette il neoentrato Ruopolo nelle condizioni di impegnare Rubinho, poi Gabionetta con un colpo di testa manda il pallone a sorvolare la traversa. Grande opportunità al 28′ per Bianchi: cross da sinistra di Zavagno, colpo di testa dell’attaccante con la sfera che lambisce il palo alla destra di Consigli. Pare l’ultima grande occasione ma, quando spettatori e calciatori sembrano già proiettati negli spogliatoi, il neoentrato Bonaventura insacca al 4′ di recupero. Conclusione da fuori area, palla che tocca nella parte interna del palo alla destra di Rubinho e carambola in rete. Bergamaschi in vetta.