E’ forse l’ultimo baluardo del calcio di una volta fatto di squadre che si formano dalle giovanili, e con gli anni acquisiscono quell’esperienza che serve per salire in serie A.
Sono stati aiutati i bergamaschi anche dalle dirette concorrenti. Il Chievo, nonostante abbia giocato in superiorità numerica per buona parte della gara, e per una ventina di minuti con due uomini in più, non è riuscito ad avere la meglio contro un durissimo Rimini, che le prova tutte per rimanere attaccato a quel carro dei play-offs che gli sfugge ormai da 3 anni a questa parte.
Stesso discorso per il Bologna, un pò troppo timoroso per essere la capolista, sul difficile campo del Lecce. I salentini partono forte, ma Tiribocchi non è il solito cobra d’area, e Zanchetta colpisce anche una traversa su punizione, e così i bolognesi si accontentano più del punto guadagnato che dei due persi. Anche perchè adesso hanno il cammino più facile tra le pretendenti alla serie A, avendo già superato molti scontri diretti.
Chi invece non si distrae è il Brescia, che da quando è andato vicino all’esclusione dalla zona play-offs si è ripreso alla grande, perdendo una sola volta nelle ultime 13 partite. A dire il vero davanti non è che avesse una corazzata. Il Cesena ormai ha già un piede in serie C, è parso troppo timoroso per contrastare Tacchinardi e compagni, e se poi prendi un gol dopo 18 minuti tutto si complica.
Chi invece continua a sorprendere è il Frosinone, della stella Lodi (a mio parere il giocatore più forte della serie B), che vince e convince, e fa vedere come anche una squadra costruita per salvarsi, possa ambire a posizioni di alta classifica.
Zona che saluta altre due squadre che nel 2008 hanno finalmente trovato una fisinomia, e con essa sono arrivati anche i risultati. Stiamo parlando del Piacenza, che non ci si spiega come mai possa stare così in basso con questo bel gioco, che supera, non senza difficoltà, l’Avellino; e la Triestina, che passata in svantaggio dopo solo 9 minuti, ha risposto alla grande segnando 5 gol al povero Fortin, di cui tre del capocannoniere alabardato Granoche.