Bonaventura chiude il pugno, in segno di vittoria: l’Atalanta è appena passata in vantaggio grazie a lui. Rolando Bianchi è il solito leone: si carica sulla groppa il Torino e, indomito su ogni palla, è puntuale nel fare la cosa che meglio gli riesce: tiro, gol. Aldo Spinelli? Nonostante il clima, ostile anche a Livorno, il presidente labronico, in tribuna, c’è: un po’ meno la squadra in campo, che soffre contro una Triestina affamata.
Grosseto-Varese è la classica gara che si arena a centrocampo senza garantire un contributo oggettivo allo spettacolo: aspetti il guizzo personale, solo quello sembra poter modificare i destini di un pari che avrebbe tutti i motivi d’essere. Il Frosinone si fionda all’arrembaggio nella ripresa, dopo che il Crotone aveva già messo in saccoccia mezza vittoria. Le maglie bianche del Cittadella si danno un gran da fare per rimediare al patatrack: dopo il vantaggio di Dalla Bona, infatti, due rigori trasformati da Viola rimescolano le carte.
L’indice e il medio della mano destra adagiate appena sotto gli occhi: Lupoli sembra Pazzini per il modo di festeggiare la rete che consente ai bianconeri di passare in vantaggio contro il Sassuolo. Succi – sempre Succi – è una furia con maglia bianca: il Padova ne beneficia, poi il Portogruaro riesce a pareggiare. Gessi e la gioia collettiva dell’undici del Pescara sono un fermo immagine che rischiava di essere impietoso: perchè la felicità rischi di essere passeggera, insegna il Piacenza. Bertani segna e si arrampica, sembra De Rossi alla fine del derby, ma l’Empoli – a differenza della Lazio – ha la forza di reagire.
Le immagini provenienti dai campi della cadetteria raccontano la quattrodicesima giornata di serie B.