L’AlbinoLeffe sente la sveglia in un istante, ma che scatto! Foglio è una furia e basta lui – una mano da Momentè, vero, va riconosciuta – per mettere a soqquadro la retroguardia del Sassuolo; foga e concentrazione, tra le maglie dei reparti di mediana di Ascoli e Novara: se la sono giocata, hanno provato a vincere, hanno cercato di spingere fino alla fine. Ma il sudore dello stadio Del Duca è da ics.
La paura è passata per Crotone, dove a temere un epilogo amaro è stato Eusebio Di Francesco. Il suo Pescara in dieci per 45′ avrebbe avuto, in caso di sconfitta, attenuanti (il rosso ad Ariatti) e invece succede che la grinta degli abruzzesi è a tal punto visibile da notarne gli effetti anche leggendo il risultato finale; parecchi i tifosi del Torino a Grosseto: nonostante la contestazione alla società, nella squadra credono e investono. Ma i toscani non sono robetta. Provano a fare la partita, mettono in cascina un pareggio.
Perticone e Bellucci che a un certo momento – nel corso di Modena-Livorno – si sono scambiati i ruoli con i compagni di squadra. L’attaccante lo trovi in difesa che assiste la retroguardia, il difensore lo vedi che sbuca all’improvviso e va a fare gol. Poi, buon per i canarini, Bellucci tornerà davanti; tutta la gioia di Succi (doppietta) si manifesta con le braccia spalancate del momentaneo capocannoniere di cadetteria (suo il vantaggio, suo il pareggio allo scadere: Padova-Empoli 2-2).
Impari che dire Daniele Cacia è come fare rima – capita, capitò e capiterà – con tripletta (tre reti nel 4-1 con cui il Piacenza ha liquidato il Vicenza); Calaiò a Siena sembra Braveheart: non ci sono avversari insuperabili, non esistono difese imperforabili. E quando punta la porta del Frosinone sembra che stia per dire “tutti muoiono, non tutti però vivono veramente”.
Le istantanee della 13a giornata di cadetteria. Buona visione.