Un’unica capolista. Si potrebbe dire sia questa, dopo ben 20 giornate, la novità che emerge dalla classifica di Serie B. A questo giro di giostra in testa c’è il Livorno – sebbene in attesa di conoscere il risultato del recupero tra il Sassuolo ed il Brescia (staccati entrambi di tre lunghezze, potrebbero appaiarsi ai labronici) -, che svetta in classifica grazie alla rete del bomber che non ti aspetti, il centrocampista Nico Pulzetti.
I punti conquistati a Bergamo, in casa di un AlbinoLeffe che tra le mura amiche è sempre un pessimo cliente, potranno addirittura risultare decisivi nella corsa alla promozione. Una corsa che, ancora ad oggi, coinvolge 9 squadre appaiate nello stretto giro di 6 punti. Salgono le quotazioni del Bari di Antonio Conte, vera e propria macchina da guerra al san Nicola (sei vittorie, solo il Sassuolo ha fatto meglio) come dimostra anche il successo firmato Barreto contro una Salernitana sprofondata nella zona “rossa” dopo un buon avvio di stagione.
Per i pugliesi è secondo posto, a scapito di un Parma fermato sul pari dal “Vicenza spettacolo” di Gregucci (+12 di differenza reti). Frena – e che brutta frenata! – l’Empoli, che si prende due ceffoni a Trieste (gol di Antonelli e Granoche) finendo così raggiunto dai conterranei del Grosseto, in ripresa dopo aver attraversato un periodo di appannamento; il segnale più incoraggiante per Gustinetti viene dalla capacità, messa in mostra dai suoi ragazzi, di rimediare senza scomporsi al vantaggio dell’Ancona.
Ma la ventesima, che in serata avrà il proprio epilogo in Pisa-Rimini, è stata anche la giornata degli “scontri salvezza”. In quest’ottica esulta l’Ascoli, uscito (almeno per ora) dal pantano della retrocessione grazie alla rete realizzata da Antonio Gaeta a tre soli giri di lancetta dal fischio finale, mentre lo sconfitto Treviso vede un po’ più lontana la prospettiva di giocarsi la cadetteria anche l’anno prossimo – niente di compromesso: sono solo 3 i punti da recuperare ma quando si cade contro una rivale diretta, il rovescio può fare doppiamente male, soprattutto al morale.
Deve saperne qualcosa anche la “Cenerentola” Modena, che perde 4-3 contro l’Avellino nel match più emozionante della giornata. Decide il nuovo acquisto Sforzini, dando un senso alla doppietta di De Zerbi dopo che i “Canarini” avevano saputo rimontare dal 3-1. Ma sono tre punti amari per gli irpini, penalizzati di ben quattro lunghezze (per irregolarità nel pagamento degli stipendi) dalla giustizia sportiva poco prima di scendere in campo.