Ancona-Piacenza 2-1
Brescia-Gallipoli 0-1
Empoli-Triestina 1-1
Lecce-Reggina 3-2
Ancona-Piacenza: serviva la vittoria ai marchigiani per conquistare una storica vetta. Seppur provvisoria – e in questa fase della stagione poco indicativa – la cima della classifica è stata raggiunta grazie a una prova d’orgoglio dei padroni di casa, abili a sfruttare vnel migliore dei modi le incertezze e le disattenzioni di una retroguardia avversaria, quella del Piacenza, incapace di gestire l’incontro nelle fasi cruciali. Dopo un avvio equilibrato, sono i padroni di casa a colpire per primi con una bella trama corale che Schiattarella (41 del primo tempo) riesce a concretizzare in maniera efficace. Una ripresa in salita per gli emiliani che, nella ripresa, soccombono in modo definitivo: Puggioni atterra in area Mastronunzio e per l’arbitro non ci sono dubbi. E’ il 25′ e l’Ancona sfrutta a dovere sia il calcio di rigore che la superiorità numerica per il rosso diretto all’estremo ospite. Mastronunzio dal dischetto raddoppia la rete del compagno di squadra e sale a 7 reti, due in meno del capocannoniere Bianchi. Con l’uomo in meno e Avogadri costretti a rimpiazzare il portiere (numero di cambi utili già effettuati), il Piacenza riesce a dimezzare lo svantaggio con Nainggolan, bravo a cogliere impreparata la difesa locale. Al triplice fischio, è festa al Del Conero.
Brescia-Gallipoli: Iachini sbarca a Brescia per portare a compimento l’impresa abbozzata da Cavasin ma incappa nell’ennesima prestazione incolore delle Rondinelle, che si vedono beffate dal Gallipoli e dalla mala sorte. Ospiti bravi a contenere la pressione locale, sempre più crescente, e vanificare i tentativi di un Caracciolo in palla ma poco fortunato. La prima frazione si chiude a reti inviolate, la ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo, con il Brescia a impostare la manovra e mancare di lucidità negli ultimi 15 metri. A srpresa, dopo l’ennesima prodezza di Garavano su caracciolo, sono proprio i pugliesi di Giuseppe Giannini a cogliere un vantaggio inatteso grazie alla tempestività di Sosa, abile a sfruttare un intervento errato di Arcari. Nonostante il forcing finale, nulla da fare per i padroni di casa, ancora fermi a 16 punti. Balzo del Gallipoli che raggiunge quota 12.
Empoli-Triestina: toscani croce e delizia, ospiti bravi e puntuali nella reazione. Ad Empoli va in scena una gara che non riserva particolari emozioni ma – al contempo – resta aperta fino al fischio finale. I primi a passare sono gl iundici di Salvatoe Campilongo, che hanno in eder un terminale offensivo cecchino come la stagione passata. E’ il 40′ quando il brasiliano indovina la conclusione su cui l’estremo avvesario non può nulla. Nella ripresa si scuote la Triestina e, approfittando di un calo visibile di neroblu, gli uomini di Somma trovano il pari con Siligardi al 18′. L’espulsione di Cossu nei minuti di recupero è l’ultimo sussulto, quarto d’ora finale di netta supremazia territoriale empolese.
Lecce-Reggina: via Novellino, dentro Iaconi. Eppure, invertendo gli addendi, il risultato non cambia. Reggina ancora sconfitta, stavolta in casa del Lecce, dopo una partita nella quale i calabresi erano riusciti a mostrare bel gioco – a tratti – e determinazione. Si spiega così il vantaggio momentaneo degli ospiti con Bnazzoli (25′) e si intuisce altrettanto bene il motivo del secondo vantaggio reggino – con Pagano al 28′ della ripresa – dopo il momentaneo pareggio di Marilungo (45′ p.t.). Soliti problemi, tuttavia, per gli amaranto che, a fronte di una buona prestazione in fase offensiva, devono annotare il crollo dei reparti di mediana e di retroguardia già a metà ripresa. Il pareggio di Baclet al 37′ consente ai pugliesi di volare sulle ali dell’entusiasmo e di ribaltare il risultato: è lo stesso Baclet a firmare la rete della vittoria a 1′ dal triplice fischio. Gara sospesa per 15′ a causa di un problema all’impianto di illuminazione.