Gara valevole per la finale di andata di play out.
Stadio Garilli, Piacenza:
Piacenza-AlbinoLeffe 0-0
Piacenza – AlbinoLeffe 0-0
Nel terremoto del calcioscommesse che rischia di vanificare parte dell’andamento – e dei verdetti – dell’attuale stagione di cadetteria, il campo ha decretato che fossero piacentini e bergamaschi e sfidarsi per l’ultima retrocessione in Lega Pro. In particolare, gli emiliani vivono con apprensione gli sviluppi della vicenda che coinvolge in maniera diretta uno dei propri tesserati. Dalle carte finora emerse e pubblicate, infatti, si evince che una delle partite sotto osservazione sia Atalanta-Piacenza, finita come correttamente previsto, 3-0. Nello specifico, recitano i documenti, le intercettazioni “indicavano nel capitano dell’Atalanta Cristiano Doni uno dei calciatori che avevano realizzato la combine unitamente al difensore del Piacenza, Carlo Gervasoni”.
Si è giocato lo scorso 19 marzo, sembra passato un secolo. Nel corso del quale, se da un lato l’Atalanta ha in teoria conquistato la promozione diretta alla massima serie (revoca in vista?), il Piacenza ha rischiato di retrocedere in Prima Divisione. Solo la regola del torneo, che impone i play out laddove tra la quartultima e la quintultima vi siano meno di sei punti di differenza, ha consentito ai padroni di casa di giocarsi l’ultima chance di salvezza. In casa bergamasca, fronte AlbinoLeffe, l’amarezza di poter vanificare un cammino migliore di quello degli avversari in un doppio confronto della durata di 180′, è forte. Altrettanto evidente, tuttavia, che i regolamenti sono sovrani rispetto a ogni altra considerazione.
La sfida sul terreno di gioco è in ogni caso un appuntamento che entrambe le squadre hanno intenzione di onorare: gli ospiti giocheranno il ritorno tra le mura amiche e possono sfruttare due risultati su tre: sarebbero salvi pure con due pareggi, a prescindere dalle reti in casa e fuori. Motivo per cui lo schieramento tattico dei bergamaschi non può non tenere conto del dettaglio per nulla trascurabile: accortezza e fitta linea mediana, con l’intento di lasciare che siano le ripartenze in velocità a cercare il colpo del ko. Sul versante opposto, Piacenza più spregiudicato anche se la prima frazione di gioco sembra dare ragione alla tattica scelta dagli ospiti. Emiliani guardinghi e impauriti, AlbinoLeffe più tranquillo e spavaldo. I pericoli maggiori – nonostante siano davvero poche le occasioni da rete – li creano Rickler da una parte e Bombardini dall’altra. Inoperosi i due estremi difensori per tutti e 45′ i minuti iniziali.
Nella ripresa, il copione viene replicato interamente e sono stavolta Guzman e Previtali a cercare di trainare i compagni trascinandoli sulle spalle e dando il buon esempio. I due affondi dell’attaccante di casa non sortiscono l’effetto sperato per errori di mira nonostante la buona posizione di partenza, la grande opportunità del calciatore dell’AlbinoLeffe si spegne sul fondo per questione di centimetri. Sarà decisivo il ritorno, la salvezza verrà stabilita nei 90′ disputati all’Azzurri d’Italia.