Gli sportivi, si sa, sono la razza più superstiziosa al mondo. Chiunque scenda in campo o sia in qualche modo coinvolto nella gara ha dei propri riti scaramantici per augurarsi una buona gara. Per questo finora si era sempre tenuto il più lontano possibile tutto ciò che notoriamente porta sfortuna, come le onoranze funebri. Appunto, finora.
Perchè dalla giornata di ieri è entrata nel mondo del calcio anche una società di onoranze funebri, l’agenzia di Gianni Gibellini, ex presidente del Sassuolo, che però non si era mai spinto fino al calcio professionistico, finchè non ha deciso di inserire il proprio nome sulle maglie dei calciatori del Modena.
La squadra emiliana sta passando un momento già tragico senza che nessuno gli abbia portato la malasorte. Il periodo nero è dovuto alla volontà dell’attuale dirigenza di cedere la squadra, al flop dell’affare con la finanziaria inglese Finance & Mortgages Ltd., considerata poco affidabile nella compravendita, ed infine dalla poca vena dei propri calciatori in campo, che sono rimasti a zero punti nella classifica di Serie B per gran parte del campionato, e che ora non sono ultimi solo perchè l’Avellino ha subito una penalità tale da farlo scendere sotto lo zero.
In questo clima di tensione si è insediato Gibellini, che c’è da riconoscere che ha avuto la capacità di non peggiorare la situazione ambientale che c’era a Modena, ma al contrario rallegrarla, con la propria personalità ma anche con la propria attività, dato che, come lui stesso dice:
“da modenese e da grande appassionato del Modena, ho voluto dare un segnale e un aiuto concreto alla squadra della mia città”
Una dichiarazione d’amore presa con ironia in città, da tifosi e da calciatori, che per bocca del proprio capitano, il difensore Ungari, si sono già dichiarati preparati a subire un calo degli autografi richiesti dai tifosi, ma un aumento degli scongiuri da parte degli stessi. Almeno una cosa buona sicuramente quest’iniziativa l’ha portata: i canarini adesso saranno costretti ad impegnarsi fino alla morte.