Posticipo della venticinquesima giornata di serie B.
Stadio Armando Picchi, Livorno:
Livorno-Vicenza 0-1
Rete: 22′ st Soligo (V)
Stavolta è una sconfitta che scoppietta, in casa labronica. Per più di un motivo: in primo luogo, per il fatto che il Vicenza ha ufficializzato la crisi che si vive in casa toscana, con i padroni di casa capaci di inanellare la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite; in secondo luogo perchè, nonostante restino in piena zona play off, i locali possono di fatto salutare ogni speranza di cogliere una promozione diretta; infine – ma solo perchè si vuole arrivare al solito, banale ma efficace tre – per via della panchina sempre più traballante di Bepi Pillon, il quale vivrà ore di concitata attesa e trepidazione.
I risultati giustificherebbero il vulcanico Aldo Spinelli a dare il benservito al suo tecnico, della serie “se non ora, quando”: occorre invertire al più presto il trend e i modi per farlo sono a memoria solo due. O il Livorno riesce a ricompattarsi con la fretta più immediata che si conosca oppure il cambio alla guida tecnica sembra l’opportunità più semplice da sperimentare. Vero che in molti casi si rivela controproducente ma è altrettanto vero il fatto che, altrove, la sostituzione dell’allenatore ha riportato equilibrio e armonia. Dettagli non trascurabili che i livornesi mostrano di non conoscere più: oltre a ciò manca pure il gioco, e lo si evince da tempo, al punto da rendere, nello specifico, tutt’altro che ardua l’impresa del Vicenza.
Ordinati e coriacei, gli ospiti hanno sputo tenere in pugno la gara difendendosi con estrema attenzione nei momenti di maggiore pressione locale e attaccando con altrettanta puntualità con ripartenze in velocità che hanno saputo fare male. I fischi finali del pubblico presente allo stadio Picchi hanno reso l’idea: la tifoseria si è espressa con bordate sonore che non si poteva far finta di non udire.
A decidere il match, dopo una prima frazione di gioco poco entusiasmante, è stato l’ex capitano della Salernitana, Evans Soligo, abile a sfruttare nel migliore dei modi una manovra corale e trafiggere De Lucia. Nel corso dell’incontro, in ogni caso, sono i veneti a rendersi più pericolosi con un paio di iniziative griffate Botta: al 24′ il colpo di testa manda il pallone sul primo palo; al 42′ la conclusione rasoterra trova il portiere preparato. Il gol ospite arriva per una intuizione di Abbruscato che libera Soligo. Non gli resta che insaccare.
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