Non c’è solo la Serie A a partire in questo fine settimana. Scongiurato lo sciopero a causa dei diritti televisivi, tra poche ore partirà anche la B con 22 squadre pronte a darsi battaglia per i diversi obiettivi.
Le squadre scese dalla Serie A, Parma, Empoli e Livorno, tenteranno subito la scalata per ritornare nel posto che le spetta, ma non saranno le sole. Di contro le 4 formazioni arrivate dalla C (Sassuolo, Salernitana, Ancona e Cittadella) più l’Avellino ripescato per il fallimento del Messina, saranno le squadre più a rischio per la retrocessione, ma non intendono ritornare nella Lega Pro che hanno appena lasciato.
La favorita per la vittoria del campionato (che è stato anche della Juventus) è sicuramente il Parma. Sono partiti i gioiellini cresciuti in tanti anni di giovanili come Dessena, Cigarini, ma anche Gasbarroni e Corradi, ma basta nominare l’arrivo del giovane Paloschi, che giocherebbe titolare in quasi tutte le squadre di A, per capire che le intenzioni di risalire nella massima serie ci sono tutte. Anche il Livorno ha lasciato andare molti dei suoi campioncini, tra cui il suo miglior giocatore, Amelia, ma lo spirito della squadra, e soprattutto del suo Presidente Spinelli, è quello solito del combattente, e almeno il secondo posto in classifica non dovrebbe essere un traguardo irraggiungibile. La terza retrocessa, l’Empoli, si è un pò indebolita. Ha ceduto pezzi da novanta come Giovinco (già di proprietà Juve) o Pratali e Raggi. Però in Toscana è arrivato Corvia, ma soprattutto un calciatore che tutti vorremmo rivedere in campo dopo un periodo troppo buio per essere vero, e cioè Francesco Flachi, che ha deciso di rinascere calcisticamente dalla Serie B. I biancazzurri non hanno una rosa da A diretta, ma sicuramente potranno almeno sperare nei play-offs.
Le formazioni che quest’anno potrebbero puntare agli spareggi per rientrare in A sono, a parte queste 3, Albinoleffe, Ascoli, Bari, Brescia, Mantova e Rimini. 7 squadre per 4 posti dove le più svantaggiate, almeno ai nastri di partenza, paiono le prime due. L’Albinoleffe, dopo l’exploit dello scorso anno che l’ha portato fino alla finale play-offs, difficilmente ripeterà la stessa annata, primo perchè nessuno più la
sottovaluterà, e poi perchè molti buoni calciatori se ne sono andati, e i nuovi arrivi non sembrano all’altezza. L’Ascoli invece, dopo aver fatto partire i suoi due attaccanti migliori, e cioè Bernacci e Bjelanovic, dovrà ora imporsi con ciò che gli resta, e con i sostituti Soncin e soprattutto Bucchi che dovranno dimostrare di essere ancora bomber di razza. La mossa migliore è stata trattenere Guberti, ma niente di più. Il Bari ha dalla sua una quindicina di nuovi acquisti, con un mix di esperienza (vedi De Vezze e Parisi) e gioventù, come i 3 arrivi dalle Primavere delle big italiane; il Brescia ha la solita corazzata, in cui però dovrà fare a meno di Tacchinardi, e Rimini e Mantova saranno le solite squadre arcigne del campionato, che punteranno ai play-offs come negli ultimi due anni.
A centroclassifica dovrebbero posizionarsi il Treviso, sempre che l’ottima squadra dell’anno scorso trovi un pò di gioco in questa stagione, il Pisa che ha ceduto i suoi pezzi pregiati (Kutuzov e Cerci su tutti), e che quindi difficilmente vedremo ancora nelle migliori 6, Modena, Piacenza (sempre che i biancorossi riescano a trovare un gioco dopo le cessioni di Nef, Patrascu, Cacia e Padalino), Triestina (anche senza Granoche) e Vicenza, mentre per la zona retrocessione rischiano in 7. A mio avviso la più a rischio
di tutti è l’Avellino, perchè a causa delle vicissitudini di quest’estate non ha potuto costruire una squadra adatta al campionato; a rischio alto anche Cittadella e Sassuolo per inesperienza, anche se quest’ultimo ha fatto una buona campagna acquisti (giusto per fare un nome, ha preso Zampagna), e poi a ruota l’Ancona, il Frosinone che per il primo anno dovrà fare a meno della sua stella Lodi, che ha retto le sorti dei ciociari negli ultimi anni, Grosseto ed infine la Salernitana, la cui campagna acquisti è stata sufficientemente buona per poter anche sperare in una salvezza con un mese d’anticipo.