Beretta sullo sciopero: la Lega non farà un passo indietro

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La giornata di sciopero indetta dall’Aic in seguito al mancato rinnovo del contratto collettivo non ha certo contribuito ad avvicinare le parti, se è vero che l’accordo è ancora lontano e che ci tocca ringraziare la sosta per le qualificazioni ad Euro 2012 per avere un po’ più di tempo a disposizione affinché i contendenti trovino un’intesa. L’Assocalciatori al momento pare ferma sulla propria posizione, mentre la Lega di Serie A fa sapere per bocca del presidente Beretta che non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro:

Non ha senso dire che solo la Lega deve fare un passo indietro: si tratta di una negoziazione ed entrambe le parti devono venirsi incontro. Ottimista? Non lo so, ma già lo sciopero che ha fermato l’inizio del campionato è stato una follia. Errare è umano ma perseverare sarebbe diabolico. Comunque tutti stanno lavorando per evitare che si replichi. Nel merito si può lavorare perché ci sono tutte le necessarie spinte per costruire un accordo. Percentuali? Non faccio l’allibratore.

Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, spera molto nell’Assemblea di Lega del prossimo giovedì:

Abbiamo valutato le prossime tappe, sicuramente sarà importante l’assemblea di lega di giovedì per capire bene la posizione dei presidenti e la chiave per risolvere il problema. Con Abete abbiamo commentato gli ultimi avvenimenti. Oggi era importante capire fino a che punto l’accordo di dicembre è valido. Noi abbiamo in mente una cosa sola, quella di scendere in campo con tutte le carte in regola. E’ stato già clamoroso non scendere in campo questa settimana. Si dice che non si è giocato per il contributo di solidarietà che per noi non era un problema, ma se il Governo ha tolto questo emendamento significa che metà del problema è superato.

Sulla questione interviene anche Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, che invita tutti ad usare il buonsenso per il bene del calcio e dei tifosi:

Il buonsenso dice che dobbiamo mettere tutti i problemi in secondo piano, prima ci sono i tifosi e i campionati. Ad alcune società, tra cui il Palermo, ha fatto anche comodo lo sciopero visto che ci ha probabilmente evitato un esordio con sconfitta, ma bisogna pensare che il calcio è dei tifosi e non possiamo permetterci di scioperare. L’interesse dei presidenti non è fare battaglia. Io anche quest’anno ho fatto allenare i giocatori in esubero, lo facciamo tutti gli anni.

Attendiamo sviluppi e speriamo che il buonsenso invocato da Zamparini abbia la meglio.

 

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