Posticipo 3a giornata serie A
Stadio Marassi, Genova
Sampdoria–Napoli 1-2
Reti: 33′ st rig. Cassano (S), 38′ st Hamsik (N), 41′ st Lavezzi (N)
Gara splendida, nel corso della quale i capovolgimenti di fronte hanno appassionato e fatto sussultare l’una e l’altra tifoseria. Il botta e risposta di azioni da gol vede, nella prima frazione di gioco, il predominio partenopeo, con il Napoli che ha da recriminare (con se stesso) per la mole di palloni sciupati al momento della conclusione.
Il novero degli angoli – 9 a 1 per il Napoli – della prima frazione rende l’idea di quanto gli azzurri abbiano saputo mettere in crisi la retroguardia di casa. Un grande Curci – che ha parato di tutto – e le imprecisioni dell’attacco (in ogni caso mobile e tonico) di Mazzarri ha consentito ai blucerchiati di chiudere indenni i primi 45′.
Lavezzi e Maggio i migliori del primo tempo. Nonostante le ripartenze in velocità – costanti – della frazione iniziale, è in realtà la ripresa a tenere gli spettatori inchiodati – chi al seggiolino, chi alla televisione – per la mole di palle gol costruite e per ribaltamenti di campo continui.
La Samp sfodera un grande Guberti – traversa al 21′ – il Napoli ha la capacità di intessere trame lineari ed efficaci che solo un Curci formato Nazionale riesce a vanificare. Che a passare in vantaggio – al 33′, rigore di Cassano con palla che si infila alla sinistra di De Sanctis – siano i doriani pare una beffa per gli ospiti: Valeri giudica falloso l’intervento di Cannavaro su Pozzi, Fantantonio è implacabile dagli undici metri.
Il Marassi è uno sventolio di bandiere, Gargano e compagni sembrano ko ma il cuore e la generosità degli ospiti consente loro di ribaltare il risultato in 3′. Prima Hamsik – grossa ingenuità, nella circostanza, della retroguardia locale – e poi Cavani – gol da autentico opportunista – gelano il pubblico della Doria. L’ultima occasione è per Palombo ma la retroguardia napoletana chiude con efficacia.
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