Anticipo della ventunesima giornata di serie A.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Brescia 1-0
Rete: 41′ st Bovo (P)
I rosanero sono chiamati a dimenticare in fretta la pesante sconfitta – con coda polemica in seguito a decisioni arbitrali dubbie che hanno danneggiato, è la tesi di patron Zamparini, solo il Palermo – subita a Cagliari; il Brescia deve fare i conti con una graduatoria infelice che vede le Rondinelle al penultimo posto con 18 punti. Nelle file locali, Delio Rossi può contare sul recupero di Bovo e Miccoli, schierati dal primo minuto di gioco mentre gli ospiti, in grande spolvero contro il Parma una settimana fa, si affidano al neoacquisto Lanzafame per sostituire l’assente Eder.
Ad affiancare la punta, Possanzini e Caracciolo, schierati in simultanea anche per l’assenza di Diamanti, fuori per squalifica. La prima conclusione è dei padroni di casa: al 3′ Pastore parte in contropiede e conclude dal limite dell’area, il destro è centrale e non impensierisce eccessivamente Arcari. Al 6′ tocca a Miccoli: il folletto riceve palla in area e prova la conclusione che si spegne alta sopra la traversa. Quattro minuti dopo, l’occasione più nitida: corner per i rosanero, batte Miccoli e Pastore colpisce di testa ma la palla lambisce soltanto il palo alla sinistra di Arcari. E’ solo Palermo, l’unico break ospite arriva al quindicesimo: Cordova imbecca Possanzini su punizione, la punta ci prova ma la deviazione si spegne sul fondo. E’ un lampo che si perde perchè continua a essere incessante e notevole il forcing locale. Al 18′ Pastore serve Miccoli che, dopo aver eluso l’intervento di Zebina, conclude verso Arcari che si prodiga in un ottimo intervento di chiusura.
Nelle fasi seguenti vanno al tiro un po’ tutti tra i padroni di casa. Ilicic, Balzaretti, Migliaccio, Bovo. E’ un assedio che, in ogni caso, non riesce a produrre alcuna marcatura. Sul finale di frazione la gara si infiamma: al 37′ Pastore sfila in area tra due difensori per poi cadere. Per l’argentino e per il Barbera è rigore netto, non dello stesso avviso Gervasoni, che lascia proseguire. Una sola squadra in campo, vero, ma la sensazione è che al momento di concludere i rosanero diventino eccessivamente leziosi. Al punto tale da non riuscire a mettere a referto neppure un gol.
Poche altre volte è capitato di assistere, nel corso di questa stagione, a un monologo di fatto che rischia di non tramutarsi in vittoria. Perchè, checchè ne possa dire la traversa colpita da Caracciolo al 7′ (l’Airone prende palla all’altezza del vertice sinistro e scarica un destro a giro che centra in pieno il legno), è il Palermo a dominare la gara con ripartenze costanti che hanno avuto sempre la solita pecca: al momento del tiro, viene fuori l’imperfezione che guasta un gioco fluido e piacevole da vedersi. Impossibile elencare tutte le conclusioni dei locali, segnaliamo le più pericolose: al 13′ Migliaccio a botta sicura ma ancora un grandissimo intervento di Arcari che salva il risultato. 23′: discesa di Cassani che mette al centro un pallone capace di attraversare tutto lo specchio della porta senza che nessuno, tra i rosanero, riesca a intervenire con prontezza; 25′: punizione di Miccoli che sfiora l’incrocio; 32′: Ilicic mette sul fondo da ottima posizione. Poi, Bovo. Mancano 4′ al triplice fischio quando il centrale di difesa specialista dei calci piazzati si incarica di trasformare una punizione dal vertice sinistro. Palla nel sette, Arcari immobile e incolpevole. Finisce così.