Anticipo della nona giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Juventus 1-2
Reti: 24′ pt Quagliarella (J), 20′ st Del Piero (J), 37′ st Ibrahimovic (M)
Ibrahimovic ha recentemente indicato in Chiellini il difensore che maggiormente riesce a metterlo in difficoltà: alla notizia che il centrale italiano fosse costretto a dare forfait a una manciata di minuti dal fischio d’inizio, lo svedese avrà abbozzato un sorriso. Ecco: l’avesse trattenuto. Allegri ripropone lo stesso modulo di Napoli: Robinho alle spalle di Ibra e Pato, in mediana Pirlo con Gattuso e Boateng. Delneri presenta Melo davanti alla difesa, Aquilani e Marchisio nel mezzo del centrocampo e Quagliarella di fianco a Del Piero in attacco.
Una cornice spettacolare, il Meazza tutto esaurito: tre quarti di tifosi rossoneri e il rimanente – la maggior parte nello spicchio degli ospiti, gli altri sparpagliati un po’ in ciascun settore – di fede bianconera. Le prime battute sono tutte di marca locale: dopo 1′ di gioco è già duetto Pato – Ibra – Pato con il Papero che tentenna davanti a Storari; al 7′ è il brasiliano a servire lo svedese a cui riesce una prodezza delle sue: improvvisa conclusione dai 25 metri, la palla si stampa sull’incrocio dei pali; passano 2′ e al tiro torna Ibra: grande conclusione rasoterra, Storari para in tuffo.
La Juve spezza il forcing milanista al 19′: Del Piero conclude da dentro l’area, Abbiati para a terra. Prese le misure, capito come fare gli ospiti eseguono: è il 25′ quando Quagliarella, servito dalla sinistra da De Ceglie, stacca di testa in anticipo sulla retroguardia di casa. Abbiati non può nulla. Pirlo e compagni accusano il colpo e cominciano a soffrire in maniera evidente le ripartenze ospiti. Al 29′ il contropiede impostato dalla mediana vede in Del Piero il terminale ultimo.
17 metri, il capitano conclude di precisione ma l’estremo locale blocca in tuffo. Solo lodi per i centrali della Juve, Felipe Melo – continuasse così – è per davvero il migliore acquisto di Delneri e la mancanza di Krasic, in tanto ordine e disciplina, non si sente per niente. Milan pericoloso ancora una volta, prima dell’intervallo: è il 4′ di recupero, Pirlo lancia Ibrahimovic ma il tiro dello svedese finisce sopra la traversa di Storari.
La ripresa propone sfuriate locali a cui manca incisività, nulla da dire rispetto alla capacità dell’undici di Torino di gestire il vantaggio: non soffre, la Juve (al 5′ Boateng conclude a lato di poco) e sa ferire. Al 20′ il raddoppio: Sissoko pasticcia in area avversaria ma riesce a servire Del Piero a cui non rimane che insaccare alle spalle di Abbiati. Rossoneri inermi (tra il 20′ e il 35′ si ricorda solo una conclusione di Robinho), bianconeri vicini alla terza marcatura con Quagliarella (31′, botta dal limite che lambisce il palo) ma Ibra (37′, il gol richiama quello del San Paolo) accorcia le distanze con un colpo di testa da distanza ravvicinata. Nel finale nè Aquilani nè Seedorf riescono a cambiare il punteggio. Espugnato San Siro, la Juve resta in scia delle prime della classe.