Anticipo della diciassettesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Lazio-Udinese 3-2
Reti: 2′ pt Hernanes (L), 4′ st Sanchez (U), 7′ st Biava (L), 16′ st Denis (U), 43′ st aut. Zapata (U)
Chiavi di lettura differenti ma un punto di comunanza che non va trascurato: Lazio e Udinese stanno esprimendo buon calcio e raccolgono i frutti di un lavoro certosino. Partenza ad handicap per i friulani, con cinque sconfitte nelle prime cinque gare e, in seguito, la bellezza di 23 punti raggranellati dalla sesta in poi. Per i biancocelesti, l’amarezza del ko di Torino contro la Juventus (anche perchè maturato in pieno recupero) è stato un incidente di percorso da riscattare ma che non può aver scalfito in alcun modo quanto fatto fino a ora. Seconda forza del campionato, la Lazio, con la sorte benevola nel corso di questo turno pre natalizio: a fare un favore a Rocchi e compagni è stata popodimeno che la Roma, andando a espugnare San Siro e condannando il Milan a una sconfitta che rimescola le carte nella misura in cui frena il tentativo di fuga dei rossoneri.
Per Edy Reja, qualche problema di formazione: mancano i due terzini di sinistra, Radu e Garrido, al loro posto Diakitè. Ci sono Lichtsteiner, Biava e Dias a tutela della porta difesa da Muslera. Manca anche Brocchi e, a centrocampo, sono Ledesma e Matuzalem a supportare il trio di trequartisti composto da Mauri, Hernanes e Zarate. Manca Floccari, la punta è Rocchi. Ospiti col classico 3-5-2: Handanovic dietro a Benatia, Zapata e Coda; in mediana vengono schierati Isla, Armero, Pinzi, Asamoah e Inler mentre è inamovibile la coppia offensiva composta da Di Natale e Sanchez.
Al primo affondo passano i biancocelesti: è il 2′ quando Rocchi sfrutta la disattenzione difensiva dei friulani e, arpionato il pallone, lo serve a Hernanes che trova un colpo da biliardo che trafigge Handanovic. Udinese a viso aperto nonostante il gol: all’11’ Sanchez libera al tiro Di Natale ma la conclusione della punta termina a lato. Dominio territoriale da parte degli ospiti ma sotto porta è un disastro: al 13′ Isla serve Sanchez che gli ritorna la palla, solo davanti a Muslera il cileno cicca la conclusione. Stessa sorte al 19′: al tiro ci va Armero, Muslera raccoglie il pallone sul fondo. Di nuovo biancocelesti al 22′: Rocchi serve Zarate, la conclusione dell’argentino chiama Handanovic alla respinta di piede. Tre minuti dopo è ancora il genio di Hernanes a far sussultare l’Olimpico: il brasiliano pennella un tiro al bacio, la traversa gli dice no. Ed è ancora l’8 dei padroni di casa a sfiorare il raddoppio: al 42′ contropiede in velocità dei locali con Lichtsteiner che si fa respingere la conclusione dall’estremo avversario, Hernanes raccoglie palla ma il rasoterra non crea scompiglio dalle parti di Handanovic.
Gara vivace e piacevole in cui le individualità mostrano di sapersi sposare al meglio con l’armonia corale. Nella ripresa si comincia con gli stessi elementi della prima frazione e, come avvenuto in occasione del vantaggio laziale, il risultato cambia immediatamente: al 4′ è Sanchez a sfruttare un assist di Di Natale e battere Muslera. Non impeccabile, nella circostanza, la difesa laziale. Il pari dura 3′: il tempo che Zarate calci un angolo e che Dias e Biava confezionino l’immediato vantaggio. Tocca il brasiliano, conclude l’italiano. Gara infiammata: all’8′ clamoroso errore di Di Natale che, solo davanti a Muslera, si lascia ipnotizzare.
Pazzesco il fiuto di Guidolin: schiera Denis al 15′ e l’argentino trova il pari un minuto dopo. Il cross è di Isla, girata immediata dell’attaccante che mette fuori causa Muslera. Il seguito della gara è un continuo capovolgimento di fronte: più Lazio che Udinese, più Rocchi che Di Natale ma al momento del tiro manca a entrambe le formazioni la necessaria lucidità. Al 35′ ancora Hernanes autore di una serpentina ubriacante ma Handanovic va a togliergli la palla dall’incrocio dei pali. Zapata e Mauri sprecano con conclusioni imprecise, non sbaglia Kozac, entrato per Zarate al 26′: è il 43′ quando la punta induce all’errore Zapata che, per anticiparlo, mette il pallone alle spalle di Handanovic.