Anticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Roma 1-1
Reti: 35′ pt Iaquinta (J), 49′ pt rig. Totti (R)
Buon colpo d’occhio all’Olimpico: se non è tutto esaurito, poco manca. Juventus e Roma si sfidano nel secondo degli anticipi della dodicesima giornata e vanno ad aggiungere l’ennesimo tassello a una sfida che – puntuale come le tasse – ogni anno non passa mai inosservata. Gara sentita dalle società, dalle tifoserie e dagli stessi calciatori: troppi gli intrecci recenti e meno recenti che hanno alimentato la rivalità tra bianconeri e giallorossi, ultimo in ordine temporale lo sbarco sotto la Mole del romanista Aquilani, schierato da Del Neri nel centro della mediana (in coppia con Felipe Melo).
Ranieri spariglia le carte e decide di concedere un turno di riposo a Borriello, che parte in panchina: capitolini con Totti quale terminale offensivo, Vucinic e Menez a supporto, Greco ancora nell’undici di partenza insieme a Simplicio. Il tecnico juventino opta per Sorensen sull’esterno destro di difesa e spedisce Del Piero in panchina preferendogli Iaquinta e Quagliarella. Passa poco più di un minuto e Menez si rende protagonista di un fallo evitabile e duro su Grosso: scatta il primo giallo, giusto, da parte di Rizzoli che cerca di esplicare la linea di condotta con puntualità.
La prima conclusione a rete è dei locali: al 3′ cross di Aquilani, palla a Quagliarella che calcia impennando il pallone. Ancora l’ex napoletano protagonista: è il 7′ quando Quagliarella verticalizza per Iaquinta solo davanti a Julio Sergio. Tiro non impeccabile, buona respinta dell’estremo. La replica della Roma è affidata ai piedi di Menez: al 10′ il transalpino prende palla dal limite e, dopo essersi accentrato, calcia a giro verso Storari. Il portiere si supera andando a togliere la palla dall’angolino. Le fasi centrali di gioco sono tattiche e offrono manovre intricate: meglio la Roma in fase di possesso e gestione del pallone, Juventus più incisiva nelle ripartenze.
Al 24′ il trio Aquilani, Quagliarella, Iaquinta confeziona una palla gol su cui l’ariete non riesce ad arrivare; passano 6′ e Felipe Melo, su una ribattuta iniziale di Julio Sergio, non riesce a mirare la porta; al 36′ il vantaggio locale: Aquilani salta Greco e crossa per Iaquinta che, in mezza girata di destro, batte Julio Sergio. Punizione eccessiva per i gialorossi, capaci di giocarsela alla pari: gli ospiti non si sfilacciano e al 4′ di recupero trovano il pareggio grazie a Totti che è perfetto nella trasformazione del rigore concesso per fallo di mano in area bianconera commesso da Pepe.
Nella ripresa, immediati due cambi: Rosi rileva Cassetti tra gli ospiti, Del Neri risponde con Traorè per Grosso. Arrembanti i locali: giallorossi atttendisti e accorti in difesa ma senza sbocchi per rilanciare la manovra. Il flusso dei passaggi tra gli juventini è notevole, risultati poco tangibili a causa dell’imprecisione delle punte e per la buona intesa della retroguardia di Ranieri. Al 9′ scocca l’ora di Del Piero che fa in tempo a calcare l’erba in simultanea con Totti per una decina di minuti, poi il tecnico della Roma lancia in mischia Borriello proprio per il Pupone. Prima di uscire, il 10 giallorosso riesce a liberare Menez che entra in area e crossa ma Pepe sventa in maniera decisiva. Tra il 20′ e il 30′ due buone iniziative locali su cui Marchisio prima e Quagliarella poi non trovano l’aggancio. Burdisso e Mexes giocano con enorme intensità, Aquilani (“Mi batte il cuore – aveva detto alla vigilia – se segno non esulto“) ha sul piede la palla che più gli scotta al 34′: Melo lo serve al meglio, il romano calcia ma il recupero di Burdisso è a un tempo prodigioso e risolutorio. I bianconeri osano di più, la Roma non sembra in grado di creare preoccupazioni: grande conclusione di Quagliarella dai 27 metri (42′) ma Julio Sergio si fa trovare pronto. E’ l’ultima emozione di un pari che, a conti fatti, non scontenta nessuno ma va più stretto alla Juventus.