Serie A 14a giornata: Juventus – Fiorentina 1-1

di Redazione 3

Foto: AP/LaPresse

Anticipo della quattordicesima giornata di serie A:
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Fiorentina 1-1
Reti:
4′ pt Vargas (F), 37′ st Pepe (J)

Sfida attesa ogni anno dalle due tifoserie che tanto amate non si sono davvero mai: ancora – e lo sarà per sempre – nitido il passaggio di Roberto Baggio, idolo dei gigliati, in bianconero. Da lì in poi, una serie di misfatti che hanno contribuito ad acccrescere la rivalità. Stavolta, la prima in casa è della Juventus che, rispetto agli avversari, gode di una classifica migliore e pare avere le carte in regola per competere fino alla fine con le migliori. I Viola non hanno ancora ingranato ma, tra alti e bassi, hanno abbandonato la situazione di classifica critica di qualche giornata fa.

Delneri si affida al consueto modulo: Del Piero e Quagliarella in attacco, mediana con lo spauracchio Krasic a fare male e Marchisio sull’altra fascia. Mihajlovic è in emergenza: difesa da inventare, il serbo opta per Camporese accanto a Gamberini. A coadiuvare l’unica punta, Gilardino, ci sono Ljaijc, Vargas e Santana.

Contro i vandali ci si schiera sempre: allora, un “imbecilli” lo rivolgiamo anche a quei fessacchiotti che, a furia di lanciar petardi, hanno stordito un tifoso ospite costringendolo a essere soccorso.

La prima frazione di gioco vede primeggiare la Fiorentina a cui va riconosciuto il merito di aver impostato una partita tatticamente ordinata e impeccabile sotto il profilo atletico. Buon per i Viola che aanche la manovra sia fluida, buone anche le ripartenze in velocità che non sono state sfruttate a dovere dai terminali che si avvicendavano. Juve a sprazzi: non si può dire che i locali non abbiano avuto occasioni per andare in gol ma, anche in questo caso, le imprecisioni delle punte sono state fatali.

Il vantaggio della Fiorentina arriva dopo 4′: marcatura casuale, con Vargas che, dopo aver raccolto un pallone respinto da Chiellini, si accinge alla conclusione potente. Il tiro beneficia della deviazione decisiva di Motta che mette fuori causa Storari. La reazione binconera è affidata alle conclusioni di Krasic (14′), Bonucci (16′) e Marchisio (21′) ma in tutte le circostanze Boruc non corre alcun pericolo. del Piero ci prova in due occasioni: al 28′, palla a lato, e al 37′, solo davanti a Boruc conclude clamorosamente fuori.

Nella ripresa, botta e risposta di Del Piero (6′, palla a lato) e Santana (7′, stop di petto e tiro al volo che si spegne sul fondo). Gli ospiti riescono a gestire il vantaggio e non si fanno sorprendere da una Juventus vogliosa ma poco ordinata (Aquilani, stasera, non è piaciuto): ancora Del Piero al tiro – 25′, ancora fuori – mentre l’occasionissima capita al 32′ sui piedi di Chiellini. A tu per tu con Boruc, l’estremo Viola riesce a tutelare il vantaggio con una grandissima parata. Sembra che solo una prodezza possa rimettere in carreggiata la Juve, e la prodezza arriva: 37′, punizione di Pepe, Boruc non può nulla. Al 43′ rosso diretto per Filipe per fallo su Krasic mentre l’ultima conclusione della gara capita sui piedi di D’Agostino: è il 51′, Storari salva il pari.

Commenti (3)

  1. Ciao,
    In realtà “gli imbecilli” hanno ferito due supporters viola appartenenti al club “Ciclone Viola”: uno con una ferita provocata da una scheggia poco sotto il ginocchio e l’altro con problemi ad una cornea. Niente di grave per fortuna.
    Non so cosa ne pensi tu e gli altri lettori, ma per questi fatti io mi aspetto che siano vietate le trasferte alla tifoseria BN per almeno 6 mesi … per inciso, nel computo delle aggravanti anche l’uso di diversi fumogeni proibiti.
    Per finire vorrei sottolineare la vergognosa condotta di Caressa e di Sky tutta che durante lo svolgimento della gara non fa alcuna menzione dei fatti. Lo stesso dicasi per gli addetti alla sicurezza nello stadio i quali in queste situazioni dovrebbero esortare il pubblico attraverso annunci audio al ritorno alla tranquillità … Nell’epoca della tessera del tifoso tutto questo acquista aspetti a dir poco ridicoli.

    Ciao

    1. Ciao, in realtà potrei limitarmi a dire che sottoscrivo quasi tutto quello che hai detto ma qualche spunto provo a offrirlo anch’io. Grazie per l’aggiornamento rispetto alle condizioni dei due tifosi della Fiorentina e per l’arricchimento di dettagli: vero che Sky non ne ha fatto cenno (non penso volontariamente, quantomeno me lo auguro), io l’ho appreso quasi casualmente attraverso Radio Rai.
      Vietare le trasferte per questi fatti… mah. A essere sinceri, trovo che il divieto assoluto sia sempre un errore: voglio credere che la tifoseria della Juventus, come le altre, sia fatta di persone intelligenti e mature e di tanti che per il calcio fanno sacrifici senza minare l’esistenza degli altri.
      Le trasferte senza tifo le ho sempre ritenute tristi e ai limiti del lecito, trovo in ogni caso vergognoso che chi si rende protagonista di episodi di violenza più o meno marcati non paghi a dovere per la conseguenza delle proprie azioni. Questo, a mio parere, il fatto grave, insopportabile: in tal senso, mi pare che pecchiamo – come Paese – sia in fase di prevenzione che di repressione. E, senza una ricetta efficace, si è pensato bene di usare le maniere forti per sradicare il male alla radice: qualche tifoso esagera? Pagano tutti.
      Qualche tensione alimentata negli anni passati? Nessuno allo stadio.
      Perdona il paragone, ma sarebbe come se per eliminare i casi di mucca pazza avessero inscenato lo sterminio delle vacche, indistintamente tra sane e malate.
      Ecco: resto convinto del fatto che, nel divieto del tifo, alla maggior parte dei cittadini – e tifosi – d’Italia si stia negando un diritto.
      Tessera del Tifoso: per quanto mi sforzi di vederne solo gli aspetti positivi, quelli negativi non riesco proprio a ignorarli.
      Premesso che all’estero è tutta un’altra cosa, perchè la Tessera è strumento facoltativo che consente di godere di svariati benefici e di vivere in maniera attiva il contesto che gravita intorno alla propria squadra del cuore, fatico a condivedere il principio per cui il fine giustifica i mezzi, qualunque essi siano. Fonti più autorevoli di me – cito su tutti il presidente dell’Uefa, Michel Platini – hanno mostrato di non gradire il corso tricolore della Tessera. Infine, un episodio emblematico: è accaduto a inizio stagione. Da Milano, 371 tifosi rossoneri comprano regolarmente il biglietto del settore ospiti muniti della ‘Carta Cuore Rossonero’ del Milan. A meno di 18 ore dalla partita il Prefetto ligure chiude lo Stadio Marassi e Genoa-Milan si gioca a porte chiuse per motivi di ordine pubblico. Perchè? Che cosa si è risolto?
      @ Sanghino: ti ringrazio per gli stimoli puntuali e interessanti di cui sai farti interprete. A presto.

  2. in effetti hai ragione Sanghino, tra l’altro proprio in questo periodo in cui la tessera del tifoso è così contestata, un episodio del genere non fa altro che accelerare il processo verso una legge che non piace a nessuno.

    Credo, e continuo a ribadire da anni, che l’unica soluzione sarebbe la stessa che hanno adottato in Inghilterra, dove hanno estirpato quasi del tutto il fenomeno hooligan: il carcere, ma il carcere vero, non che ti portano in questura una notte ed il giorno dopo stai di nuovo fuori a fare casino. Le telecamere non mancano negli stadi, quelli che lanciano petardi o fanno risse vengono beccati immediatamente, solo che poi sono liberi in pochi giorni. Se li metti dentro per un anno, poi ci ripensano su cento volte prima di rifarlo, anche perché poi con la recidiva gli anni cominciano a diventare tanti! Qualcuno potrebbe dire che le carceri italiane sono piene, ma basterebbe arrestarne uno o due e gli altri si impaurirebbero talmente tanto che nessuno più farebbe cavolate.

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