Anticipo della decima giornata di serie A.
Stadio Franchi, Firenze:
Fiorentina-Chievo Verona 1-0
Rete: 35′ st Cerci (F)
La tegola, stavolta, cade sulla testa di Mihajlovic nel corso della settimana: Sebastian Frey out per un periodo compreso tra i quattro e i sei mesi. Preoccupa il forfait di un professionista esemplare ma anche la rinuncia forzata a un riferimento imprescindibile all’interno dello spogliatoio.
In tutto ciò, si conferma rientro fondamentale quello di Adrian Mutu: completamente ritrovato (il calciatore, l’uomo chissà quando), il 10 gigliato è chiamato a farsi a tal punto grande da reggere il peso dell’intera formazione. La Fiesole sta con il romeno e lo incita a gran voce ancora prima che le due squadre diano il là alla gara.
Tra i Viola, Gilardino unica punta alle cui spalle agiscono Marchionni, Santana e Mutu; Boruc a difesa dei pali, Vargas in panchina. Pioli privo di Pellissier e Fernandes: dal 1′ Bentivoglio mentre l’attacco è affidato alla coppia Moscardelli – Thereau.
La prima frazione di gioco si sviluppa nella maniera ipotizzata dai più: ospiti attenti e concentrati, locali volenterosi ma poco concreti. La Fiorentina parte col piglio giusto e al 5′ costruisce una nitida palla gol (sarà la più pericolosa dei primi 45′) con Kroldrup che, sfruttando la punizione di Mutu, costringe Sorrentino all’intervento miracoloso.
I clivensi chiudono ogni spazio e rinunciano ad attaccare, almeno fino al 19′: in tre minuti inanellano due buone ripartenze ma nè Constant (19′, para Boruc) nè Marcolini (21′, salvataggio sulla linea di Kroldrup) hanno la lucidità necessaria sotto porta. Padroni di casa nuovamente pericolosi al 35′: punizione insidiosa di Mutu, Sorrentino respinge con prontezza e Marchionni svirgola il tap in. L’ultimo tiro è di Moscardelli: è il 44′, Boruc para.
Mihajlovic gioca la carta Vargas a inizio ripresa: il centrocampista potrebbe rivelarsi decisivo anche per la capacità eccelsa di concludere dal limite ma nelle occasioni in cui gli capita di calciare a rete o trova l’opposizione della retroguardia gialloblu (2′) oppure incappa in un Sorrentino insuperabile (32′).
Tra i due tentativi del 6 si ricorda una conclusione di Mutu (25′) con ennesimo intervento da applasui dell’estremo clivense. Al 27′ fuori Marchionni e dentro Cerci: altre volte avremmo evitato di riportare il cambio ma l’ingresso dell’ex giallorosso merita una citazione perchè Cerci cambia volto al match.
Vivacizza immediatamente la manovra locale e trova il gol del vantaggio al 35′: Mutu e Gilardino costruiscono la manovra, il 24 raccoglie palla a due passi dalla porta vuota e insacca. I minuti finali sono, per i Viola, i più complicati: va difeso il vantaggio e l’undici gigliato ci riesce stringendo i denti. Lo spavento maggiore arriva al 43′ quando Constant calcia da dentro l’area e lambisce il montante di un nulla, Cerci al 5′ di recupero si divora il raddoppio.