Dopo l’uscita prematura dalla massima competizione europea per club per mano del Werder Brema, la Sampdoria viene eliminata anche dall’Europa League e da domani potrà cominciare a concentrarsi solo sul campionato e sulla coppa nazionale. L’avversario di turno era il PSV Eindhoven, primo nel girone e determinato a confermare il primato nella gara contro i doriani.
La Samp invece scendeva in campo con la consapevolezza di chi sa di essere all’ultima chiamata utile, prima della sesta ed ultima giornata della fase a gironi. E gli uomini di Di Carlo ce l’hanno messa tutta nella prima frazione di gioco, dimostrandosi spigliati e propositivi, anche dopo l’interruzione per qualche minuto dovuta all’illuminazione del Ferraris.
La rete del vantaggio locale arrivava per merito di Pazzini, bravo a strappare applausi all’infreddolito pubblico di Marassi. Correva il minuto numero 45 del primo tempo, ma c’era ancora un tempo da giocare. E gli olandesi alla fine sono venuti fuori, prima pareggiando i conti al 6′ minuto della ripresa, poi – quando i padroni di casa erano rimasti in inferiorità numerica per l’espulsione di Marilungo – siglando la rete dell’1-2 finale al minuto numero 91.
Di Toivonen entrambe le reti, che condannano la Sampdoria alla sconfitta ed all’eliminazione dall’Europa League, considerando che nell’altra gara del girone il Metalist batteva il Debreceni, portandosi a quota 10 in classifica. Nessun appello dunque per la squadra di Di Carlo, la cui presenza in Europa si è limitata ad un battito di ciglia, dopo i sogni del finale della scorsa stagione, quando – arrivata quarta in campionato – sperava di poter dire la sua a livello internazionale.
Inutile tornare sul tormentone-Cassano ed attribuire la responsabilità dell’eliminazione all’assenza del fantasista, considerando che il talento di Bari Vecchia non è stato decisivo come ci si sarebbe aspettati nelle gare disputate prima della lite con Garrone. La delusione per l’uscita dall’Europa League è tanta, ma almeno la Samp potrà concentrare i propri sforzi sul campionato, nella speranza che la squadra possa mostrare il proprio potenziale anche senza l’epurato di lusso.