La sentenza del Collegio Arbitrale sul caso-Cassano arriva quando la Sampdoria è già in Ungheria, pronta a scendere in campo contro il Debreceni, in una gara che ha ben poca importanza ai fini della qualificazione al turno successivo di Europa League. Sia i doriani che gli ungheresi sono fuori dalla competizione europea ed avrebbero fatto volentieri a meno di giocare una gara valida solo per la statistica.
Senza considerare poi che la Sampdoria è attesa dal derby della Lanterna – partita che chiuderà domenica sera la 17esima giornata di campionato – e si presentava in terra ungherese con il chiaro intento di risparmiare preziose energie. Largo spazio ai giovani, dunque, o almeno a quei giocatori che solitamente assistono alle gare della Samp dalla panchina o dalla tribuna.
L’inutilità della partita ha fatto in modo che la prima parte di gara sia stata piuttosto noiosa, con il cronometro che scorreva lentamente e le occasioni da rete che latitavano. Poi i padroni di casa hanno provato a dare un senso alla serata, rendendosi pericolosi in più di un’occasione con Czvitskovic e Mbengono. La Samp rispondeva con un affondo di Koman al minuto numero 44, ma la prima frazione di gioco si concludeva a reti bianche.
La ripresa si apriva con il gol di Kabat, che di destro infilava il portiere doriano Da Costa. Di lì a poco il Debreceni avrebbe potuto infierire sulla giovane Samp, ma la scarsa precisione dell’attacco locale e qualche buona parata dell’estremo blucerchiato scongiuravano il pericolo. Il raddoppio degli ungheresi arrivava al minuto numero 86, quando Kabat raccoglieva un passaggio di Bernath e firmava la doppietta personale.
Poco altro da raccontare fino al novantesimo: la Samp esce dall’Europa League e cerca di concentrarsi sul campionato e – in particolare – sul derby, nella speranza che il caso Cassano non crei ulteriori problemi allo spogliatoio.