Franco Baldini torna alla base ed assume il ruolo di direttore generale della nuova Roma. Ma prima ancora di sedersi sulla poltrona comoda del dirigente ha quasi l’obbligo di chiarire le dichiarazioni di qualche tempo fa, quando si riferiva a Francesco Totti definendolo pigro. Dichiarazioni che avevano avuto un risalto notevole sulla stampa, creando la formazione di opposte fazioni anche tra gli stessi tifosi. Ma oggi Baldini spiega:
Se dico a un giocatore di 35 anni che può giocare altri 4-5 anni, corro addirittura il rischio di essere querelato per diffamazione. Io sono da sempre attratto dal talento di Francesco e ho solo precisato che può giocare ancora a lungo se smette di lasciarsi usare: in questo senso lui è stato pigro. Il giorno dopo che è apparsa l’intervista, con le relative interpretazioni, avrei potuto chiarire. Ma mi è quasi piaciuto che, per una volta, se ne potesse parlare. Mi sono preso mesi di insulti, finché non ho chiarito con lui.
Tutto chiarito, dunque, ma Baldini continua nella spiegazione:
Totti è il più grande calciatore degli ultimi trent’anni, ma non è che se dice che un albero è verde mentre invece è secco è giallo, allora l’albero è verde. Se gli chiedo di discutere sul suo ruolo se ne può parlare. Le verità, che non sono mai assolute, vengono fuori dal confronto. Cercherò di chiedergli quello che viene chiesto ad altri giocatori. Voglio metterlo in condizione di essere normale e sono sicuro che lui per primo aspiri ad essere liberato da una sovrastruttura, lo renderò leggero.
Totti o non Totti, Baldini ha il compito di riportare la Roma ai livelli che le competono:
L’intenzione della società è di vincere nel più breve tempo possibile, ma non posso e non voglio darmi una scadenza. Di sicuro questo è un progetto a medio-lungo termine. La Roma ha aspettato vent’anni fra due scudetti, attenderne altri due o tre non sarà un problema.
Pazientate gente, pazientate.
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