Il calcio è un gioco maschio ed una frattura ci può stare, ma l’episodio viene amplificato al massimo se a spaccarti il naso è la prima punta degli odiati cugini nella stracittadina più importante degli ultimi anni. E così Guglielmo Stendardo non la prende con filosofia e si rifiuta di accettare le scuse di Luca Toni, che dopo pochi minuti di gioco nel posticipo di domenica gli ha procurato una frattura scomposta delle ossa nasali, costringendolo all’intervento chirurgico:
Non accetto le sue scuse. Non è la prima volta che Toni entra così, solo che questa volta mi sono fratturato il naso. Il gol si cerca in altri modi, non facendo male agli avversari, ma con Toni succede spesso. Ero in netto anticipo e ha visto benissimo che stavo andando di testa e nonostante ciò ha provato lo stesso a tirare… Mi ha ridotto così e possiamo dire che ha pure condizionato il derby, il mister è stato costretto subito a una sostituzione.
Prendiamo atto dell’accusa e manifestiamo la nostra solidarietà a Guglielmo Stendardo (sul Corriere dello Sport in edicola stamattina è pubblicata una foto scioccante della faccia del povero difensore), ma è lecito chiedersi se il ragazzo avrebbe reagito nello stesso modo in caso di vittoria del derby, ricordando – scusate la mancanza di sensibilità – che nel gioco del calcio non è permesso abbassare la testa come purtroppo ha fatto lui.