C’era una volta Roma-Juve e c’erano due presidenti schietti ed ironici che non le mandavano certo a dire, trincerandosi dietro la diplomazia, ma affonfavano i colpi al momento opportuno. Che tempi ragazzi! Finiva la partita e non aspettavi la moviola per sapere se il fuorigioco c’era o no, ma aspettavi di sentire le dichiarazioni incrociate di Viola e Boniperti per assistere al solito show di fronte alla telecamere.
Un episodio fra tanti, il più eclatante, ricordato ancor oggi dai tifosi di fede giallossa. Era il 10 maggio 1981, Roma e Juve lottavano per il titolo (altri tempi, lo so). Turone (ricordato quasi esclusivamente per quell’episodio) infilò la porta bianconera, quando mancava un quarto d’ora alla fine della gara, ma l’arbitro Bergamo annullò per fuorigioco.
Inutile tornare sui fatti e scomodare le moviole attuali per sapere a distanza di anni chi avesse ragione. Quello che ci preme ricordare è il dopo-partita, quando Viola (di nome e di fatto, vista la rabbia per l’accaduto) sentenziò che con la Juve era sempre una questione di centimetri. Per tutta risposta Boniperti inviò un righello al presidente giallorosso, che non la prese con filosofia e rispose per le rime:
Questo è uno strumento che si addice più a un geometra come lei che ad un ingegnere.
Colpito e affondato? Macché! Se Viola voleva farsi grande mostrando i titoli scolastici, Boniperti aveva altri titoli da mettere sul tavolo e replicò:
Se a 18 anni fosse stato centravanti della Juve e della Nazionale, anche lei non sarebbe arrivato alla laurea.
Scaramucce tra presidenti che fanno sorridere a distanza di anni, ma che riportano il calcio ad una dimensione più umana. Certo, le polemiche non mancavano neppure allora, ma volete mettere la simpatia dei protagonisti? Oggi quella rivalità non c’è più e le due società sembrano essersi addirittura alleate contro lo strapotere dell’Inter. Roma-Juve non è più sfida-scudetto e, onestamente, un po’ ci mancano quei tempi…