Thomas DiBenedetto, proprietario e presidente della Roma, è in vena di promesse a margine del meeting Leaders in Football. L’imprenditore italo-americano sogna di dare un nuovo stadio alla sua Roma e si impegna a riportare la squadra ai massimi livelli nel giro di tre anni:
Tre anni per tornare in Champions League. Per il nuovo impianto ci siamo dati da 3 a 5 anni, sperando che Roma possa ospitare le Olimpiadi del 2020. Noi puntiamo a uno stadio per il calcio, che abbia i tifosi vicini al campo in modo tale che possano trasferire la propria energia alla squadra. Per il momento condividere lo stadio Olimpico con la Lazio non è un problema. Anche in America succede lo stesso: a New York, Giants e Jets dividono lo stadio.
Un grande stadio per una grande Roma:
Il lavoro tecnico sarà fondamentale ed è per questo abbiamo scelto un grande dirigente come Baldini, uno scopritore di talenti come Sabatini, e un tecnico come Luis Enrique che punta ad importare uno stile di gioco simile a quello del Barcellona. La società è sempre stata granitica attorno all’allenatore e al suo progetto. Sono sempre stato convinto di Luis Enrique, credo che sia molto competitivo, estremamente intelligente e un gran lavoratore. La crescita della squadra poi è stata molto soddisfacente. I giocatori sembrano aver assimilato la sua filosofia, che è fatta di duro lavoro e gioco di squadra.
Non poteva mancare una battuta sul derby, il primo da presidente dei giallorossi:
Il derby è una partita speciale. Penso che sia un match tra due squadre che stanno facendo bene in questa stagione, due squadre estremamente competitive. Speriamo di vincere, ma so che entrambe le squadre daranno tutto per trovare il risultato.
Riusciranno i giallorossi a regalare la prima stracittadina al loro nuovo presidente? Non ci resta che attendere la prossima giornata di campionato per scoprirlo.
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