E’ arrivato. Il giorno che tutti i tifosi romanisti aspettavano da anni potrebbe essere oggi, o al massimo domani. Thomas Di Benedetto, come da programma, è sbarcato questa mattina nella Capitale alle 7:45, e travolto da tifosi e giornalisti non ha potuto dire altro che “Forza Roma”.
Subito dopo, arrivato in albergo, ha rilasciato una dichiarazione alla Gazzetta dello Sport in cui parla dei piani del futuro per i giallorossi, e ciò che ha colpito più di tutti è un’eventualità mai presa in considerazione prima: far traslocare la Roma dall’Olimpico per trasferirsi in uno stadio di proprietà.
Di Benedetto, che aveva assistito a Roma-Inter del 26 settembre scorso, rimase impressionato dal calore dei tifosi, impossibile da vedere nel baseball americano a cui lui è abituato, e così ha spiegato:
È un peccato, però, che tutto questo tifo a Roma non abbia la struttura adatta: l’Olimpico non gratifica affatto la passione dei romanisti, le tribune sono troppo lontane dal campo, il rumore con la distanza si perde. Anche per questo ci vorrà uno stadio nuovo, e diverso: un impianto all’inglese, che abbia effetti positivi sui calciatori.
Ma se per uno stadio nuovo ci vorranno almeno 3-4 anni, nell’immediato cosa farà il nuovo proprietario? In primis vuol mettere in ordine i conti della società, facendola rientrare nei parametri del fair play finanziario. Se poi i giallorossi agganceranno il quarto posto, per la prossima estate verrà attuata una mezza rivoluzione con molti giocatori che faranno le valigie, ma almeno 5-6 acquisti di alto livello. Non fa nomi il magnate americano, ma questa promessa per ora basta alla piazza. La firma con Unicredit potrebbe esserci già oggi pomeriggio.