Ormai ci siamo. Una prima parte dei rappresentanti dello studio Tonucci sono arrivati a Boston lunedì, altri dello studio Grimaldi&Associati erano lì già da prima, ed ora veniamo a sapere che anche quelli dell’Unicredit sono partiti o partiranno a breve. Destinazione unica la città americana dove vive e opera Thomas Di Benedetto. Missione: chiarire gli ultimi punti e apporre la firma.
A Boston si riuniranno i vari soci del magnate americano (Pallotta, Ruane e D’Amore), i quali verseranno 10 milioni a testa come prima tranche del pagamento totale dovuto ad Unicredit per acquisire il 60% delle quote societarie. Secondo i piani comunque la cosa importante è che la trafila burocratica ormai è risolta e la firma, rimandata più volte, può essere apposta.
Se tutto procedesse liscio, potremo assistere a questo avvenimento già venerdì mattina; mentre per i più pessimisti al massimo verrà rimandato a sabato, non è che cambi molto. E nell’euforia generale Di Benedetto lascia trapelare un retroscena: già 3 anni fa lui e i suoi soci volevano acquistare la Roma dopo il fallimento della trattativa Soros, ma poi il discorso passò in secondo piano e fu momentaneamente accantonato. Questo è un segnale chiaro di un amore destinato a scoppiare e ormai tutte le parti non vedono l’ora che ciò accada.