Il nuovo corso della Roma comincia da Aurelio Andreazzoli, chiamato a sostituire Zeman sulla panchina più scomoda d’Italia. La piazza freme, mugugna e spera che la cacciata del boemo possa rappresentare la scossa giusta per una squadra che ha saputo offrire momenti di grande calcio, per poi complicarsi la vita in situazioni che sembravano semplici da gestire. Il compito del neo-allenatore non è affatto facile, ma il diretto interessato chiede ai suoi impegno ed entusiasmo per uscire dalla crisi e tornare nelle posizioni di classifica che contano.
Andreazzoli ha scelto Roma Channel per pronunciare le prime parole da allenatore dei giallorossi:
Abbiamo un gruppo di ragazzi eccezionale. Ci saranno poche regole ma ferree, da rispettare, da parte di tutti. Io so esattamente le cose da fare, come e con chi farle. Voglio che l’entusiasmo nasca dentro Trigoria: questo aspetto sarà decisivo per noi.
Il nuovo tecnico della Roma ha già le idee chiare su come mettere la squadra in campo sin dalla gara esterna contro la Samp nel prossimo turno di campionato. Nessuna indicazione è venuta fuori dai primi due allenamenti con la squadra, a causa delle numerose assenze dei nazionali, ma è chiaro che il nuovo corso porterà anche una cambio di tattica, specie per quanto riguarda la fase difensiva, vero tallone d’Achille dei capitolini.
Intanto Andreazzoli lavora con i giocatori presenti e con molti elementi della Primavera, utilizzando metodi meno duri rispetto a quelli imposti dal tecnico boemo. La novità principale riguarda il numero di sedute quotidiane (una e non più due come accadeva con Zeman), per buona pace dei senatori che non hanno mai gradito il lavoro doppio. Da segnalare l’ennesima contestazione di un centinaio di tifosi, arrivati ieri a Trigoria per seguire il primo allenamento della nuova Roma. Cori contro alcuni giocatori e contro la società, mentre l’arrivo di Zeman è stato salutato con lunghi applausi. ma Zeman rappresenta ormai il passato del club, mentre per il futuro ci si aspetta un cambio di marcia repentino.
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