Dopo aver raddrizzato la barca giallorossa, Claudio Ranieri ha concesso una lunga intervista al mensile Rivista Romanista – in edicola dal 19 novembre -, che è diventata l’occasione per rispondere punto su punto a chi l’aveva criticato.
Ammette le sue colpe:
Ho sbagliato anche io
visto che all’inizio della stagione – com’era sotto gli occhi di tutti – qualcosa non andava. In questi casi l’allenatore
deve lavorare di più sulle teste dei suoi giocatori, io evidentemente non l’ho fatto abbastanza.
Ma l’autocritica si ferma qui
Hanno detto che ero bollito, ma avevo ragione io. Ho cercato di sistemare la squadra sugli avversari perché vedevo che le cose non funzionavano come l’anno scorso. Ora va meglio e si vede.
Interessante anche il riferimento alla migliore squadra del mondo degli ultimi vent’anni – secondo l’Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, l’IFHHS – il Barcellona. Per Ranieri rappresenta un modello, un ideale da raggiungere:
Io sogno di giocare come il Barcellona, ma è impossibile e me l’ha confermato anche Guardiola: Claudio, io posso giocare così solo a Barcellona, perché qui ce l’hanno tutti nel dna, ad esportarlo avrei problemi anch’io.
L’allenatore dei giallorossi fa più di un pensierino sullo scudetto 2010/2011, e considera ancora l’Inter come la squadra favorita, ma non lo dice espressamente:
Se l’Inter si concentra sulla Champions League ci fa un gran piacere.
Non si nasconde quando si parla del suo possibile rinnovo con la Roma – il suo contratto scade a giugno del 2011:
Io non ho mai chiesto il rinnovo, ma se n’era parlato. Firmare con una clausola che consenta al nuovo proprietario di liberarsi di me non m’interessa. Meglio allora restare liberi. Tanto io una squadra la trovo.
Per vedere come andrà a finire la storia bisognerà aspettare che la proprietà della Roma passi di mano. E quindi nel mese di gennaio dovremmo già sapere qualcosa di più.