Una serata come tante altre, che in pochi minuti si è trasformata in incubo e che poteva assumere i contorni della tragedia. Stiamo parlando della disavventura che ieri sera ha visto protagonista la famiglia Mexes, derubata dell’auto nei pressi della propria abitazione. E questo può seccedere. E’ una situazione antipatica, ma può succedere.
Purtroppo però i malviventi non si sono resi conto che sul sedile posteriore della vettura stava dormendo la piccola Eva, secondogenita del difensore giallorosso, e l’hanno portata via nella fuga.
Le forze dell’ordine sono state immediatamente allertate, ma non hanno avuto neanche il tempo di predisporre i posti di blocco, visto che una ventina di minuti dopo l’auto è stata ritrovata, grazie alla segnalazione di due automobilisti.
Discordanti le notizie riportate dai quotidiani. L’unica cosa certa è che la bambina è stata immediamente raggiunta da mamma Carla, che abbracciandola, si è lasciata andare ad un pianto liberatorio. Per il resto, la vicenda viene raccontata in diverse versioni. A sentire La Repubblica sembrerebbe che Mexes e signora stessero rientrando a casa dopo una cena in un ristorante della zona. Giunti davanti all’ingresso avrebbero poi preso in braccio il figlio maggiore, Enzo, per portarlo in camera da letto. Ed è a quel punto che i malviventi si sarebbero introdotti in casa, rubando le chiavi dell’auto e scappando a bordo del Suv. Viene riportata anche una breve dichiarazione della signora Carla:
Non ho avuto il tempo di reagire. Ho visto due ombre con la coda dell’occhio. Mi ci sono voluti alcuni istanti per realizzare che sulla macchina c’era ancora mia figlia.
Diversa la versione del Messaggero, che parla di “breve colluttazione” tra i delinquenti e la signora Mexes, sottolineando comunque che Philippe non era presente e che, avvertito, ha immediatamente lasciato il ritiro di Trigoria per raggiungere la famiglia.
Altro giro, altra corsa, altra versione dei fatti (la più fantasiosa). Secondo CronacaQui Milano, i malviventi sarebbero stati armati di pistola e, alla reazione di Mexes, sarebbe nata una “violenta colluttazione”.
Insomma, non sappiamo esattamente come sia andata, ma l’importante è che tutto si sia risolto per il meglio nel giro di pochi minuti.
Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.
Cookies strettamente necessari
Cookies strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Terze parti
This website uses Google Analytics to collect anonymous information such as the number of visitors to the site, and the most popular pages.
Keeping this cookie enabled helps us to improve our website.
Please enable Strictly Necessary Cookies first so that we can save your preferences!