Tra le nubi del caso De Rossi, questa mattina con un tempismo invidiabile il presidente James Pallotta ha portato un po’ di sole. Il motivo per tirare un po’ il fiato dopo i tanti veleni dei giorni scorsi è lo stadio, il cui progetto è ormai quasi pronto. Spiega Pallotta, in un’intervista al Sole 24 Ore, che dei 100 siti analizzati se ne sono ricavati 12, ed oggi sono diventati soltanto 3.
I “candidati” sono Tor di Valle, Testaccio, mentre il terzo non è stato ancora reso noto. Il progetto però è faraonico. Si parla di un impianto da 60 mila posti che, come lo Juventus Stadium, comprenderà anche negozi ed altre attività commerciali. Il costo previsto si aggira sui 200 milioni di euro e per realizzarlo ci vorranno non più di 4 anni. Entro il 2016 dunque, stando alle previsioni dell’americano, l’AS Roma avrà il suo stadio di proprietà, ma secondo i suoi piani lo scudetto dovrebbe arrivare anche prima.
Nonostante appena è stato fatto l’annuncio il titolo della Roma sia balzato intorno al 4% di guadagno, Pallotta ha subito frenato, si è detto contrario alle società quotate in Borsa (anche i suoi Boston Celtics sono stati ritirati da Wall Street), ed anche se adesso è presto per parlare del ritiro del titolo della Roma dalla Borsa, è chiaro che sono queste le intenzioni.
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