Sale la febbre del sabato sera a meno di ventiquattro ore dalla classica Juventus – Roma. Zeman parte all’attacco, gettando benzina sul fuoco, mentre la Vecchia Signora preferisce smorzare i toni, mandando in prima linea il preparatore dei portieri, Claudio Filippi, ben calato nel ruolo del vice del vice. Il secondo di Carrera si espone al fuoco di domande in conferenza stampa e conferma la presenza di Andrea Pirlo nell’undici iniziale.
Il centrocampista della nazionale è apparso piuttosto stanco nelle ultime apparizioni, ma sarà comunque al centro del reparto mediano nella gara contro i giallorossi:
Andrea gioca, e lo vedo sicuramente protagonista. Pirlo è disponibile, non c’è alcun tipo di problema. Come si può evitare di affaticarlo troppo? Il nostro staff tecnico è molto preparato: i carichi di lavoro vengono modulati di giorno in giorno, in accordo con i preparatori atletici e l’area medica. Andrea è tranquillo e sereno. E’ un grandissimo campione che ha l’equilibrio tra le sue caratteristiche principali.
Immancabile una battuta su Zeman:
Se sono qui è perché Conte ha piacere che io e Massimo Carrera, le voci dello staff tecnico, ci alterniamo in sua assenza a raccontare le vicende della squadra. Zeman sostiene che la mia presenza in sala stampa sia una mancanza di stile e rispetto? Al di là di tutto, noi preferiamo parlare di calcio anziché alimentare polemiche. Ecco perché domani stringeremo la mano a Zeman: un gesto di buon costume nei confronti di una persona più vecchia di età, nonché di un nostro ospite. I tifosi sono un gruppo spontaneo ed è giusto che si comportino come credono.
Nella conferenza stampa della vigilia c’è spazio anche per la voce di Mirko Vucinic, ex d’eccezione:
Prima della partita abbraccerò De Rossi. Poi, sul campo, saremo nemici come sempre. Sono sempre un po’ emozionato quando affronto una delle squadre in cui ho giocato. Ma domani l’unico pensiero sarà vincere. Chi temo di più della Roma? Totti, perché tutti conosciamo le sue capacità. Ma mi piace parecchio anche Osvaldo, perché ha tutto: forza, tecnica, dribbling. Zeman? Con lui ho fatto 19 gol in campionato, posso solo essergli grato. Zeman mi ha insegnato parecchio, come ogni tecnico che ho incontrato negli anni successivi.
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