Posticipo della trentacinquesima giornata di serie A.
Stadio San Nicola, Bari:
Bari-Roma 2-3
Reti: 25′ pt rig. Bentivoglio (B), 30′ pt e 12′ st rig. Totti (R), 42′ pt Huseklepp (B), 50′ st Rosi (R)
Bari – Roma 2-3
La Bandiera che sventola nella storia è un drappo giallorosso su cui è inciso il più gran 10 che la memoria capitolina possa ricordare. Francesco Totti nell’eternità del club ci è entrato di diritto da un pezzo, ma stavolta scrive da solo gesta sportive in grado di garantire lustro alla A.S. Roma. Il capitano firma a Bari la doppietta che serviva per scavalcare Roberto Baggio nel computo dei gol messi a segno – nell’arco di una carriera – in serie A. Con i due sigilli apportati alla porta difesa da Gillet, il Pupone è il quinto marcatore di sempre ma, restringendo ulteriormente il campo a coloro i quali hanno segnato con la stessa maglia, meglio di lui (che ne ha 206) ha fatto solo Gunnar Nordhal (210 centri con la casacca del Milan).
Chapeu per Totti-gol nell’istante in cui, amaramente, va preso atto del fatto che la recidività di Daniele De Rossi non consente più di concedere al biondo centrocampista (con la valigia in mano?) alcun tipo di attenuante. Stavolta, l’impulso di follia, pagato con un rosso diretto che ci sta tutto, è una rincorsa volontaria ai danni di Bentivoglio. Raggiounto il calciatore del Bari, Capitan Futuro lo ha steso con una gomitata. Por que, chiederebbe Josè Mourinho? Fossero vere le indiscrezioni che vogliono De Rossi in procinto di accasarsi al Real Madrid, con ogni probabilità il 16 di Ostia lo spiegherà direttamente al portoghese.
Bella Roma solo a tratti; il Bari ha retto per 90′ e, con l’uomo in più, ha dato l’impressione di non voler forzare eccessivamente la mano. Poi, al 31′ della ripresa, Glick protesta in maniera veemente – in seguito a un fallo su Borriello che garantisce alla Roma l’opportunità di portarsi in vantaggio per la prima volta nel corso della gara – e viene cacciato. Parità numerica ristabilita, era in equilibrio anche il punteggio (2-2) e sul dischetto nuovamente pronto Totti per cercare il tris personale. Buona conclusione, Gillet intuisce ma non ci arriva: a negare la tripletta al capitano è, stavolta, il palo.
Il campo. Montella recupera Pizarro e De Rossi optando per il canonico 4-2-3-1: Totti punta di riferimento. Mutti, a cui la retrocessione prematura ha tolto ogni problema di classifica, risponde con Huseklepp attaccante centrale supportato da Bentivoglio e Romero. Donati in regia. Prima parte di gara tra contropiede e tatticismo: il Bari mostra di non temere gli ospiti nè d’essere pronto al ruolo di vittima sacrificale. Spigliati e mobili, i galletti ci provano a più riprese ma restano belli fino alla trequarti: al momento della conclusione, impattano contro la retroguardia avversaria. Dal canto suo, la Roma fatica a costruire gioco e pare contrentata più in fase arretrata che in avanti. Il punteggio si sblocca al 23′: lunga azione chiusa da Huseklepp con un cross da destra, braccio largo di Juan, l’arbitro indica il dischetto. Bentivoglio porta in vantaggio i padroni di casa dagli 11 metri e, indirettamente, sveglia Francesco Totti. Non che dormisse, il capitano. Ma scrutava, sornione. Al 30′ il primo dei due gol: punizione magistrale. Esterno collo destro, palla a rientrare e rete alla destra di Gillet. Pare l’ultima fiammata della prima frazione, invece il Bari insiste e, al 41′, trova il secondo vantaggio grazie a Huseklepp, che sfrutta a dovere un traversone di Romero e batte Doni.
La ripresa di De Rossi dura 3′, quella della Roma è un forcing di 45′ che consente ai giallorossi di ribaltare il punteggio. Cuore, carattere e organizzazione. Tre caratteristiche assolutamente presenti. In barba all’inferiorità, Totti va a pareggiare il computo delle reti trasformando (12′) un rigore concesso per fallo di Belmonte su Juan. Il palo colpito da Romero 1′ dopo spaventa gli uomini di Montella che, tuttavia, riescono a espugnare il San Nicola al 5′ di recupero. Le squadre sono in dieci (rosso a Glik per i locali) contro nove (Perrotta anzitempo sotto la doccia per un fallo su Masiello a palla lontana) ma il duetto Riise-Rosi vale tre punti importantissimi in ottica qualificazione Champions League.