Non si capisce bene chi alla fine comprerà la Roma, ma l’unica cosa che sembra certa è che difficilmente la società rimarrà nelle mani di Rosella Sensi. La presidentessa, che non ha mai nascosto di volersi liberare di un fardello così pesante, non sembra però disposta ad accettare “svendite”.
Francesco Angelini, patron della famosa casa farmaceutica, ha dichiarato di essere pronto a lanciare un Opa (Offerta pubblica d’acquisto, obbligatoria per le società quotate in borsa, e di voler versare nelle casse dei Sensi una cifra che si aggira intorno ai 180-200 milioni di euro. Molti in meno rispetto ai circa 280 che Soros aveva offerto tempo fa, ma è vero pure che all’epoca la Roma aveva una rosa da scudetto e che giocava stabilmente la Champions League da diverse stagioni.
Ora la squadra è molto meno forte di quella che interessava all’americano, e la mancata qualificazione in Champions ne ha abbassato il valore. Rosella Sensi però vuole di più, e per questo Mediobanca sta sondando il terreno per trovare qualche investitore straniero, specialmente arabo, a cui potrebbe essere venduta la società che controlla anche la società calcistica (la Roma 2000) per un totale che si aggirerebbe intorno ai 300 milioni di euro. I tempi però sembrano ancora lunghi.