Ti aspetti di trovare le cinque sorelle a guidare la classifica e ti ritrovi con una coppia insolita lì dove si respira profumo di gloria. Avevamo detto sin dalla prima giornata che si prospettava un campionato “strano” e, man mano che le giornate aumentano, si fa sempre più diffusa la convinzione che ci sarà da lottare parecchio per assicurarsi le piazze d’onore.
Dorme sonni tranquilli la Lazio di Rossi, partita senza troppe ambizioni, per poi ritrovarsi da sola a guardare le altre dall’alto in basso. Non è prevedibile quanto Zarate & Co. riusciranno a reggere le vertigini del primato, ma è confortante che la squadra risponda sempre con ottime prestazioni condite da diversi gol. Tre quelli inflitti ieri al Torino, con la solita accoppiata vincente Pandev-Zarate a farla da padrona.
Basta un solo gol al Napoli per espugnare il campo del Bologna, in attesa della trasferta insidiosa di Coppa Uefa contro il Benfica. Sotto il Vesuvio si respira un’aria che sa di tempi andati, quando gli azzurri facevano tremare il mondo intero. I protagonisti sono diversi (e forse nemmeno all’altezza degli illustri predecessori), ma intanto la classifica dice 11 punti e secondo posto.
La prima delle grandi a far pervenire il proprio nome è l’Inter, che proprio nel derby ha sprecato la sua occasione per allungare il passo. “Colpa” di un Ronaldinho che ha deciso di ripagare la fiducia dell’ambiente al momento giusto, regalandosi un gol di testa ed una standing ovation al momento dell’uscita dal campo. Un derby non senza polemiche (e ti pareva) con accuse nerazzurre nei confronti dell’arbitro, ma alla fine quello che conta è che l’Italia anti-Inter abbia vissuto la sua serata di gloria.
A dieci punti anche Udinese e, udite udite, Catania, che hanno avuto la meglio su Siena e Chievo. E se i friulani sono da anni una bella realtà del calcio italiano, sorprende vedere il Catania di Zenga così in alto in classifica.
Rialza la testa la Roma, dopo le polemiche del turno infrasettimanale per il gol annullato a Panucci. Ma il difensore giallorosso ha avuto modo di rifarsi contro l’Atalanta, mettendo in sigillo sulla prima rete (alla fine sarà 2-0). Stesso punteggio per il Lecce contro un Cagliari che non riesce a togliere lo zero dalla casella dei punti, continuando così la sua striscia negativa. Problemi anche per la Reggina, battuta ieri da un colpo di biliardo del solito Miccoli, che ha regalato al Palermo tre punti preziosi.
Ed ora Avanti Italia nelle coppe, per tenere alto l’onore tra le grandi d’Europa!