E’ partito, tra polemiche e timori, il lungo corteo di tifosi arrivati da tutt’Italia per protestare contro la tessera del tifoso. Si temevano scontri, visto che a riunirsi saranno ultras di diverse fazioni, anche rivali, ma per una volta i tifosi hanno mostrato la loro maturità, e si sono uniti tutti sotto la stessa bandiera, quella con la scritta “no alla tessera del tifoso“.
Lo striscione che apre il corteo è:
Se i ragazzi sono uniti, non saranno mai sconfitti
e così, intorno alle 10:30, è partito da piazza dell’Esquilino unito, compatto come non lo era mai stato in passato. La parola Ultras viene evitata, perché gli organizzatori ci tengono a sottolineare che si tratta di cittadini italiani, e che stavolta il calcio c’entra ben poco. La loro protesta è contro un trattamento ghettizzante che serve solo alla Questura per schedarli, e non per aiutarli, così com’era nata l’idea.
Secondo i primi dati, il corteo che arriva fino alla Bocca della Verità, conta partecipanti di tutta la nazione e di tifosi fino alla categoria dell’Eccellenza, per un numero che si aggira tra gli 8 e i 10 mila. Insomma, il provvedimento, che già all’estero è stato fallimentare, non piace a nessuno. Ne terrà conto il ministro Maroni?